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Cops – Una banda di poliziotti è Benvenuti al Sud in divisa

Luca Miniero dirige Claudio Bisio in un film in due puntate che gioca con i cliché del genere poliziesco e dell’Italia del Sud nello stesso modo con cui la coppia sbancò i botteghini nel 2010 con Benvenuti al Sud. Qui però è diverso e, nonostante qualche trovata interessante, non sempre gli sforzi centrano il bersaglio. Due puntate su Sky Cinema e Now Tv, lunedì 14 e 21 dicembre.
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Ad Apulia non succede mai niente. È la città più tranquilla d'Italia, lo dice fieramente anche il cartello stradale all'ingresso. Il numero di reati è pari a zero. Quando il commissario Cinardi (Claudio Bisio) viene trasferito da Roma ad Apulia, l'atmosfera con i poliziotti si fa subito idilliaca, ma il ministero attraverso un emissario (Stefania Rocca) fa sapere che presto il commissariato chiuderà per inattività, i poliziotti saranno licenziati e il commissario Cinardi sarà trasferito alla Catturandi di Palermo. Per non essere licenziati, il commissariato di Apulia si inventa una vita parallela criminale, architettando piccoli furterelli nel paesino.

È questo l'impianto su cui regge Cops – Una banda di poliziotti, film in due puntate in onda su Sky Cinema e su Now Tv in onda lunedì 14 e lunedì 21 dicembre. Luca Miniero dirige ancora una volta Claudio Bisio in un titolo che è un remake che arriva dall'estero – Kopps di Josef Fares – e che gioca con una serie di cliché del genere poliziesco e dell'Italia del Sud nello stesso modo con cui la coppia sbancò i botteghini nel 2010, con Benvenuti al Sud.

Perché, in effetti, il film parte proprio con quello stesso canovaccio e con quelle stesse arie al punto che vedi l'accoglienza al personaggio di Bisio riservata dai poliziotti Pietro Sermonti, Francesco Mandelli e Giulia Bevilacqua e pensi immediatamente al trio composto da Alessandro Siani, Nando Paone e Giacomo Rizzo nel film di dieci anni prima. E d'altronde la solare e tranquilla Apulia – nome di fantasia – sembra proprio la cilentana Castellabate.

A parte questo, però, il film cerca di distanziarsi dall'essere copia patinata di quel titolo che ha fatto la fortuna del cinema italiano con una serie di trovate e di colpi di scena interessanti. Su tutti, la presenza di due antagonisti: Zu Tore, boss che vive sotto copertura e che nessuno ha mai più visto – su cui vi è uno dei principali plot twist – e suo fratello, il micidiale Anaconda interpretato da un sempre scintillante Giovanni Esposito. Da quel momento, il commissariato di Apulia sarà costretto a fare squadra e – soprattutto – fare sul serio per contrastare la minaccia criminale e far tornare di nuovo la pace nel paese più tranquillo d'Italia. Il film, nonostante tutto, vive di sprazzi e di sforzi che non sempre centrano il bersaglio. Merita comunque la visione.

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Gennaro Marco Duello (1983) è un giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Lavora a Fanpage.it dal 2011. Ha esordito nella narrativa nel 2022 con il romanzo Un male purissimo (Rogiosi). California Milk Bar - La voragine di Secondigliano (Rogiosi, 2023) è il suo secondo romanzo.
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