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Ciacci, Todaro e le accuse di omofobia a Zazzaroni: cosa sta accadendo a Ballando con le Stelle

Dalle prime due puntate è parso di capire che la coppia “same-sex” sia il perno attorno al quale ruoteranno le dinamiche e le polemiche di questa edizione. Ne è dimostrazione la reazione alla bocciatura netta di Zazzaroni a Ciacci e Todaro, con tanto di intervento politico di Tommaso Cerno e Monica Cirinnà.
A cura di Andrea Parrella
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Se nella scorsa stagione a dettare l'andamento di Ballando con le Stelle erano state sostanzialmente Selvaggia Lucarelli, Alba Parietti e Giuliana De Sio, con le polemiche, le critiche e le liti giunte alle vie legali, quest'anno si è già intuito che il fulcro attorno al quale ruoterà l'intera edizione, o quantomeno queste prime puntate, è la scelta di Giovanni Ciacci di ballare con un uomo, nello specifico il maestro Raimondo Todaro.

Perché, questo va detto per onestà intellettuale, è ormai chiaro che affinché Ballando con le Stelle funzioni, c'è bisogno di una polemica. In questi ultimi anni il programma di Milly Carlucci si è trasformato in uno show nel quale il ballo è un pretesto per raccontare storie, affrontare tematiche sensibili per l'opinione pubblica o, molto semplicemente, costruire diatribe che fanno sempre bene agli ascolti.

La coppia Ciacci-Todaro era stata già oggetto di polemiche alla vigilia del debutto, quando l'associazione Il Popolo della Famiglia, raggruppamento politico della Basilicata che fa riferimento al movimento nazionale presieduto da Mario Adinolfi, aveva contestato apertamente la scelta del programma di inserire la coppia (va specificato, a scanso di equivoci, che Ciaccia è il solo dei due ad essere omosessuale). Lo stesso Adinolfi, il giorno dopo la prima puntata, aveva rincarato la dose definendo "imbarazzante e grottesco lo spettacolino messo in scena in prima serata", ottenendo un "vaffa" secco e conciso in risposta da parte di Selvaggia Lucarelli.

La terza manche è arrivata con la seconda puntata del programma, quando Ivan Zazzaroni, uno dei giudici, dopo la prova di Ciacci e Todaro si è mostrato contrariato: "L'ho trovato totalmente fuori contesto, mi sembra che appartenga a un altro programma. Ripeto che è un discorso estetico, non riesce a prendermi, non riesco a valutarlo, tant'è che forse non lo voto nemmeno. Non mi sembra la stessa gara". 

Boato di disapprovazione nel pubblico, la cui eco si è sentita anche sui social, con prese di posizione forti nei confronti di Zazzaroni, a cominciare dal neo deputato Tommaso Cerno. L'ex giornalista, eletto alle recenti elezioni del 4 marzo nelle fila del Pd, ha espressamente parlato di omofobia:

Gli hanno fatto seguito Monica Cirinnà, la cui firma è impressa sulla legge per le unioni civili ("La serata su Rai1 non può essere teatrino omofobo con presunta polemica estetica per ballo samesex") e anche la Lucarelli, che sedeva a pochi centimetri da Zazzaroni mentre quest'ultimo bocciava malamente la coppia Ciacci-Todaro: "Ivan Zazzaroni ha fatto sembrare Sandro Mayer uno avanti di 1000 anni". 

Il giornalista sportivo, rivolgendosi a Cerno, è dovuto correre ai ripari chiarendo la propria posizione e limitandosi a definirlo un parere estetico, non discriminatorio dal punto di vista sessuale: "Caro Tommaso, ora basta però: ci conosciamo e ci siamo chiariti (spero) privatamente. Alimentare una polemica lanciando accuse fuori luogo (omofobo) è un insulto alla tua intelligenza. E alla mia. Accetto il giudizio negativo sulla mia valutazione, ma finisce qui. Omofobo, no". Nel tardo pomeriggio di domenica ha quindi aggiunto:

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