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Grande Fratello Vip 2020/2021

Chiesta la squalifica per Selvaggia Roma: “Ha offeso le persone con sindrome di Down”

La concorrente appena entrata al Grande Fratello Vip finisce nella bufera per aver pronunciato la parola “mongoloide” fuori contesto nella Casa. L’associazione CoorDown, che tutela le persone con sindrome di Down, ne invoca l’espulsione: “Discriminazione contro le persone con disabilità ha la stessa gravità di razzismo e blasfemia”.
A cura di Valeria Morini
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Foto per gentile concessione di Endemol
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Selvaggia Roma finisce nella bufera al Grande Fratello Vip. Non bastassero gli scandali già sollevati per i presunti flirt con Pretelli ed Enock, c'è chi invoca la squalifica per la personal trainer romana. Ad accusarla è CoorDown, l'associazione che tutela le persone con sindrome di Down e che ha stigmatizzato l'utilizzo fuori contesto della parola "mongoloide" da parte della Roma.

Ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio in cui la parola “mongoloide” viene usata con un’accezione dispregiativa e le persone con sindrome di Down e le loro famiglie vengono gravemente offese. Ancora una volta accade di sentire questo termine in diretta televisiva nel corso di talk-show e programmi molto seguiti, dalla viva voce di noti giornalisti e persino sulle prime pagine dei giornali.

La richiesta di CoorDown

"Non mi fare nemmeno passare come mongoloide", è la frase detta dalla Roma in una conversazione con Pierpaolo Pretelli. Non solo CoorDown "chiede di smetterla di usare la parola “MONGOLOIDE” per offendere, al pari di “autistico”, “handicappato”, “cerebroleso”", perché "non è questione di “politically correct” o di forma, è questione di sostanza", ma dal suo sito invoca l'espulsione di Selvaggia Roma.

Le parole sono importanti e il linguaggio è la base della nostra cultura ed è da qui che bisogna partire, è necessario coltivare un linguaggio corretto e rispettoso soprattutto tra i giovani, nelle scuole, in famiglia, nei contesti lavorativi, come urgente è innescare un circolo virtuoso che getti le basi di una cultura di accoglienza e di rispetto che parta dal linguaggio e ponga le fondamenta per una società più civile e inclusiva. CoorDown denuncia l’episodio e dichiara: “Non smetteremo mai di denunciare il linguaggio violento e l’ignoranza in TV, è necessario condannare ogni episodio. Non ci bastano le scuse come accaduto in passato, questa volta chiediamo l’espulsione della concorrente, così come è avvenuto per chi ha bestemmiato e chi ha usato la n-word. La discriminazione e il linguaggio violento contro le persone con disabilità hanno la stessa gravità della discriminazione razziale o della blasfemia”.

Il precedente: la frase di Selvaggia sui bambini africani

Non è peraltro la prima volta che Selvaggia fa discutere per un'uscita infelice. In un video social nel 2019 si lasciò scappare la battuta "Ho la pancia gonfia come i bambini africani" per pubblicizzare un prodotto dimagrante. Successivamente, ospite di Barbara D'Urso, la Roma si è pubblicamente scusata, negando al contempo di essere razzista: "Mio padre è tunisino quindi non è che io abbia voluto intenzionalmente dire queste cose con cattiveria. Sono state due settimane di massacro totale. Non sono una persona cattiva. Io sono stata bullizzata alle elementari e alle medie. A Roma si usa quell'espressione bruttissima quando si vuole dire che qualcuno ha la pancia gonfia. Uno può anche sbagliare, ma se capita non si può andare così contro a una persona".

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