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Chiara e Giuseppe dopo C’è posta per te: “Nulla è stato fatto per soldi. Quanto? Meno di 10 mila euro”

Fanpage.it ha contattato Chiara Manno e Giuseppe Marano dopo la storia, andata in onda nella prima puntata di C’è posta per te, che ha commosso l’Italia. Oggi proprietari di un negozio di caffè, i due rettificano quanto di non vero sta trapelando sul loro conto. “La povertà di Giuseppe è vera, nessuno ha mai detto che lo fossi anch’io” ha spiegato Chiara.
A cura di Stefania Rocco
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La storia di Chiara Manno e Giuseppe Marano ha tenuto banco nel corso della prima puntata di C’è posta per te, andata in onda il 13 gennaio 2018. Si tratta di due giovani ragazzi siciliani che hanno dovuto lottare più duramente degli altri coetanei per realizzare i loro sogni. Fu Giuseppe a chiedere l’aiuto della trasmissione, nel tentativo di fare una sorpresa a Chiara. Abbandonato dai genitori quando non aveva ancora compiuto un anno, Giuseppe è stato cresciuto dalla nonna, la cui scomparsa, di recente, lo ha lasciato solo al mondo. Accanto a lui, “unica fortuna in un mare di sfortuna”, c’è la giovane Chiara, la ragazza di cui si innamorò 6 anni fa e la cui famiglia l’ha praticamente adottato. Fanpage.it li ha contattati per capire che cosa è successo dopo la registrazione di quella puntata che ha impresso una svolta alla loro vita. Il primo a parlare è stato Giuseppe:

Abbiamo registrato la nostra storia a C’è posta per te il 20 luglio del 2017, circa 6 mesi fa.  Ci pensavo da tanto a organizzare una sorpresa per Chiara, poi mi capitò di incappare nella pagina Facebook di C’è posta per te, di fronte alla sezione attraverso cui raccontare la propria storia. Gli ho scritto a giugno, e nell’arco di una settimana mi hanno richiamato. Parlavo con la redazione ogni giorno e, trovando una scusa con Chiara, sono andato a Roma per parlare con gli autori. Alla mia fidanzata avevo detto che era per lavoro. Le persone che mi hanno accolto nella redazione sono fantastiche, delle vere perle. Dopo un primo step, ho incontrato Maria De Filippi e anche a lei ho raccontato la mia storia. Sono stato contattato dopo due giorni: mi chiedevano di salire per registrare. A quel punto era già stata contattata anche Chiara che non sapeva che dietro la busta avrebbe trovato me. Le proposi di accompagnarla ma lei addirittura rifiutò, pensando al fatto che dovessi lavorare. L’idea di chiamare Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi è nata perché so che a Chiara piacciono. Sono una coppia straordinaria.

Cos’è successo dopo C’è posta per te

La sorpresa organizzata per Chiara ha sortito gli effetti sperati. Questa giovane ragazza siciliana proprio non si aspettava di trovarsi di fronte al fidanzato, arrivato fino a Roma per farle una sorpresa. Dopo la promessa di amore eterno in tv, Chiara e Giuseppe sono tornati alla vita di sempre, determinati a realizzare i loro sogni. Nell’ottobre scorso, anche grazie al sostegno ricevuto in trasmissione, Chiara e Giuseppe hanno aperto un negozio di rivendita di caffè che si trova a Palermo. È la giovane a raccontarcelo:

Abbiamo aperto un negozio di rivendita di caffè che si trova a Palermo. Si tratta di un’idea che avevamo già da tempo e abbiamo iniziato a metterla in pratica e a procedere con i preparativi appena ne abbiamo avuto l’opportunità, per poi aprire nell’ottobre scorso. Ho letto in rete diverse informazioni inesatte sul nostro conto, anche che il negozio era aperto già da tempo. Non è così. Mia madre possiede un ingrosso con i medesimi articoli, qui ci occupiamo del dettaglio.

Il regalo ricevuto da Michelle Hunziker e Trussardi

Dopo la mole di informazioni errate che ha visto circolare in rete, Chiara ha voluto fare chiarezza in merito ad alcuni aspetti. Nella moltitudine dei commenti pubblicati nelle ultime ore a proposito della loro storia, ce n’è qualcuno i cui autori sostengono che la storia dei due ragazzi sarebbe stata montata ad arte allo scopo di guadagnarci. Niente di più falso e, soprattutto, Chiara ribadisce che non ci sarebbe stata alcuna forzatura:

Per quanto riguarda il regalo ricevuto, posso dire che non è molto, sicuramente non le cifre che ho visto girare sui social dove pare parlino addirittura di milioni. Venti mila euro? No, siamo molto sotto. Direi meno di 10 mila euro. Ho visto e vedo ancora circolare molte inesattezze sul nostro conto. Addirittura, anche se si tratta di poche persone, c’è qualcuno che sostiene che la nostra storia non sia vera e che Giuseppe non fosse povero. Ci tengo a precisare che è tutto vero, nella storia abbiamo parlato di lui, non di me. Nessuno ha mai detto che sono povera perché non sarebbe vero. Leggo che qualcuno scrive che Giuseppe indossa vestiti firmati o che frequentiamo hotel di lusso. Sono cose che non esistono: tutti i vestiti che indossa Giuseppe facevano parte dell’armadio di mio padre che, purtroppo, non c’è più. Non sono abiti acquistati. C’è chi ha visto che indosso un solitario al dito e ha fatto storie anche su quello, ma costa 80 euro ed è l’ultimo regalo di mio padre. Tutto è assolutamente vero. Nella redazione di C’è posta per te lavorano persone serissime che hanno verificato tutto. In più, nulla è stato fatto per soldi: Giuseppe volva solo farmi una sorpresa.

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