È bellissima anche così Carolina Marconi, che sceglie di tornare in televisione con la testa rasata a zero, simbolo della sua battaglia contro il cancro. È quello che ho pensato non appena è apparsa in studio nell'intervista a Verissimo ed è quello che probabilmente hanno pensato tutti. L'ex gieffina torna sul piccolo schermo, quello che un tempo le ha dato spazio per la sua bellezza mozzafiato che arriva dal Venezuela, lo stesso che oggi le riapre la porta per raccontare la sua storia di coraggio e di riscatto.
La sua testa rasata, senza parrucche, senza turbanti è un'immagine di consapevolezza, di "body positivity", se così vogliamo chiamarla, più forte di ogni campagna promossa sui social. La scelta di mostrarsi in tv senza capelli è incredibilmente priva di esibizionismo. Nel suo atteggiamento si legge invece una profonda e sincera accettazione del suo corpo ed è davvero bellissima anche così.
Non solo perché la rasata mette in risalto i suoi tratti sudamericani, lo sarebbe a prescindere, perché in Carolina Marconi nonostante le lacrime non c'è alcuna forma di sofferenza visibile, il suo racconto è privo di vittimismo, tanto che riesce a centrare a pieno l'obiettivo: quello di non suscitare sentimenti compassionevoli in chi la guarda e la ascolta. Il suo messaggio veicola voglia di vivere, la gioia nel percepirsi al mondo e circondati di amore, quella che solo chi ha temuto di vedersi portare via tutto probabilmente ha provato.
Ma soprattutto in lei c'è la forza di una donna che ha scelto di rispondere con ottimismo e positività alla sua battaglia, senza sapere dove questa la porterà. Carolina ha scoperto la malattia in maniera brutale, se si pensa che il nodulo è emerso dalle analisi alle quali si era sottoposta nel tentativo di avere un bambino. L'annuncio dei medici è arrivato come "un fulmine che mi ha squarciato lo stomaco", raccontato a Verissimo, proprio perché negli anni precedenti ha sofferto l'impossibilità di rimanere incinta. Nel suo sogno di diventare mamma, "Non ho tempo di avere un tumore" sono le parole che meglio restituiscono il suo attaccamento alla vita che oggi è più forte di prima.