Bridgerton 2, le riprese sono già iniziate: ecco le prime immagini
Bridgerton è stata una delle serie televisive più amate e guardate su Netflix, ma questa non è una novità, dal momento che dal 25 dicembre 2020, giorno in cui è comparsa sulla piattaforma, si è parlato continuamente della prima serie firmata da Shonda Rhimes per il colosso streaming. Ebbene, i fan saranno contenti di sapere che la seconda stagione potrebbe arrivare prima di quanto si immagina, dal momento che gli attori sono già sul set, come dimostrano alcune immagini pubblicate dall'attore Luke Newton, che interpreta il personaggio di Colin.
Gli scatti che confermano l'inizio delle riprese
"The boy are back in town" scrive il giovane attore, ovvero "i ragazzi sono tornati in città" mostrando alcuni scatti che lo vedono in sella ad un cavallo con accanto l'interprete di Benedict (Luke Thompson), il secondogenito della famiglia Bridgerton. I due sorridono e si divertono ripresi da lontano e questo non può che far sorridere anche coloro che attendono con ansia l'arrivo di questa seconda stagione, principalmente incentrata sulla figura di Anthony (Jonathan Bailey) che compare, per l'appunto, in uno scatto di quelli pubblicati dal suo "fratello di set".
Cosa aspettarsi dalla seconda stagione
Come anticipato proprio dal protagonista della prossima stagione, le sue vicende amorose occuperanno gran parte della narrazione, ma questo non significa che l'affascinante Duca di Hastings e la sua Duchessa Daphne, non facciano capolino nelle vicende della famiglia più ammirata di Londra. Il cuore dell'impetuoso Anthony, quindi, non sarà di Siena, come i più romantici avrebbero sperato, ma sembra proprio che sia stata scelta l'attrice che interpreterà il ruolo della donna che riuscirà a far innamorare davvero il visconte. Si tratta di Simone Ashley, che interpreterà Kate Sharma, una donna decisamente più moderna delle sue coetanee e che non ama i pregiudizi e con la quale l'idea di inclusività proposta fin dall'inizio della serie, risulterà ancor più vincente. Chris Van Dusen ha puntato, nuovamente, sull'idea che modificare tanto la realtà storica, quanto la trama dei romanzi di Julia Quinn, non possa far altro che garantire una migliore partecipazione da parte del pubblico.