“Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo”, la fiction sul commissario ucciso dalla mafia
Era il 21 luglio 1979, quando il commissario Boris Giuliano fu ucciso in un bar di Palermo dal boss Leoluca Bagarella. Brillante e determinato, guidò la Squadra Mobile della città nella lotta contro Cosa Nostra. Il suo metodo investigativo ha rivoluzionato il modo di fare indagini in Italia, anticipando di un decennio la scoperta di collegamenti tra politica e criminalità organizzata. Esempio di coraggio, ha combattuto fino alla fine a favore della legalità, non fermandosi davanti a nessun ostacolo.
In occasione della Settimana della Legalità, Rai Fiction ha deciso di dedicargli una miniserie in due puntate, in onda in prima serata su Rai 1 il 23 e il 24 maggio. Diretta da Ricky Tognazzi e interpretata da Adriano Giannini nel ruolo di protagonista, Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo ricostruisce la vita del poliziotto dal suo ritorno in Sicilia al giorno della morte. Nel cast anche Nicole Grimaudo, Antonio Gerardi, Ettore Bassi, Tony Sperandeo, Francesco Benigno, Enrico Lo Verso.
Boris Giuliano e la "Squadra dei giusti" contro la mafia
Siciliano di nascita, Boris Giuliano tornò da Milano nella sua terra d'origine per dirigere la Squadra Mobile di Palermo. Dopo la strage di Ciaculli e la scomparsa del giornalista Mauro De Mauro nel 1970, quest'ultima iniziò una serie di indagini che avrebbero rivoluzionato il metodo investigativo italiano. Passata alla storia come la "Squadra dei giusti", l'equipe guidata da Giuliano fu la prima ad intuire la struttura segreta di Cosa Nostra e la sua connessione con la mafia internazionale, grazie alle spiccate capacità di leadership del suo capo.
Era il 1979, infatti, quando il commissario si trovò ad indagare sul ritrovamento di due valigette all'aeroporto di Punta Raisi a Palermo. Contenenti 500.000 dollari, queste custodivano il pagamento di una partita di eroina proveniente dal traffico di stupefacenti tra Sicilia e Usa. Nel contempo, all'aeroporto di New York, le forze dell'ordine americane avevano sequestrato della droga proveniente proprio dal capoluogo siciliano, per un valore di 10 miliardi di lire. Giuliano era sulla pista giusta e, diventato un avversario scomodo per la malavita locale, finì presto nel mirino dei suoi avversari. Entrato in un bar per prendere un caffè, la mattina del 21 luglio di quell'anno fu ucciso da Leoluca Bagarella e da un complice, dopo essere stato colpito alle spalle con sette colpi di pistola.
Il coraggio di Boris Giuliano in una fiction per la tv
In occasione della Settimana della Legalità, il commissario Boris Giuliano tornerà a vivere sul piccolo schermo con l'interpretazione di Adriano Giannini. Protagonista della miniserie in due puntate a lui dedicata, Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo andrà in onda in prima serata su Rai 1 il 23 e il 24 maggio. Affidata alla regia di Ricky Tognazzi, la fiction si inserisce in una stagione televisiva ricca di contenuti dedicati al tema della mafia e alla lotta a favore della legalità. Da Felicia Impastato a Lea, entrambe trasmesse sul primo canale Rai, fino ad arrivare al Romanzo siciliano di Canale 5, infatti, la maggior parte delle produzioni di quest'anno ha puntato sull'esercizio della memoria storica degli italiani, in ricordo di chi è rimasto vittima delle azioni brutali della criminalità organizzata.
Come ha affermato il dirigente generale della Rai, Antonio Campo Dall'Orto, la fiction dedicata a Boris Giuliano serve a "restituire alla memoria collettiva una figura unica che era rimasta ‘impolverata' sotto le macerie delle due plateali stragi esplose 13 anni dopo, quelle di Flacone e Borsellino, magistrati cui Giuliano aveva fatto da apripista con il suo impegno investigativo, moderno e incredibilmente meticoloso". La serie, scritta da Tognazzi insieme a Angelo Pasquini e Giovanna Koch, con la consulenza di Francesco La Licata, mescola sfera pubblica e privata del poliziotto, restituendone un ritratto completo dall'arrivo a Palermo fino al suo assassinio. "Vero nemico della mafia", come lo ha definito il presidente del Senato Pietro Grasso, il poliziotto Giuliano resta una delle figure simbolo del nostro Paese.