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Barbara D’Urso: “I miei programmi trash? Non faccio niente di diverso dalle altre reti”

Barbara D’Urso è una presenza costante della televisione, quanto meno di Mediaset, visti i suoi quattro programmi attivi. Il suo modo di fare televisione è stato spesse volte contestato, definito trash e tendente alla spettacolarizzazione del dolore. Ma la conduttrice si dice sicura di quello che fa, del suo modo di essere, e difende con le unghie e con i denti la sua inguaribile dedizione al mezzo televisivo.
A cura di Ilaria Costabile
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È stata l'onnipresente protagonista della ultime prime serate nella stagione di Canale 5, colei cha ha superato ogni risultato pensabile in termini di ascolti con i suoi programmi, senza stancarsi mai, tenendo duro fino all'ultima messa in onda. Barbara D'Urso, in una lunga intervista al Fatto Quotidiano, conduttrice di ben quattro programmi della rete Mediaset (Pomeriggio Cinque, Domenica Live, GF, Live), ha parlato del suo modo di fare tv, al centro da sempre di numerose contestazioni per la natura spesso definita semplicemente con il termine trash.

La regina del trash

Se il caso Prati è stato il maggior oggetto di dibattito, che ha monopolizzato i talk show italiani, garantendo anche a programmi come Live-Non è la D'Urso di vincere a mani basse la sfida degli ascolti nella prima serata, le altre trasmissioni gestite dalla conduttrice partenopea non sono da meno in termini di seguito da parte del pubblico. Ad esempio programmi come Pomeriggio Cinque o Domenica Live, in cui informazione e intrattenimento si alternano, per consentire a coloro che li guardano di lasciarsi alle spalle le preoccupazioni ed immergersi in quella che, secondo l'opinione comune, rientra a pieno titolo nella tv trash. A questa definizione la D'Urso risponde in maniera piuttosto chiara:

In inglese “trash” significa “immondizia”. Allora, cos’è trash nei miei programmi? Il fatto che io rida, faccia venire in trasmissione il Ken Umano e la ragazza con la vita più stretta? Allora anche il Guinness World Record è trash. Sono trash perché nei miei talk urlano? In tv si urla dalla mattina alla sera. Lo ripeto, c’è una lunga lista di programmi di successo che vengono etichettati così. Forse il pubblico li sceglie perché ha solo voglia di staccare la spina, ma non per questo deve essere giudicato.

Non sono mancati gli episodi, all'interno di questi programmi, che li hanno consacrati come veicoli attraverso i quali persone comuni possono raccontare le proprie storie. Come è accaduto con la madre di Paola Caruso. Una vicenda inaspettata, che ha permesso ad una madre e una figlia di ritrovarsi dopo anni: "Entrambe hanno accettato di fare un test del dna: sono davvero madre e figlia. Se questa donna non avesse guardato la televisione quel giorno, non avrebbe mai saputo che sua figlia è  viva e la Caruso chi è la sua madre biologica".

La tv del dolore

Le critiche alle trasmissioni della D'Urso sono in realtà molteplici. Nei suoi programmi satellitano personaggi che sembrano non avere né arte né parte e che finiscono sotto le luci della ribalta senza un motivo preciso. Inoltre, il suo voler continuamente sottolineare di essere sotto testata giornalistica si scontra con il fatto che lei stessa una giornalista non è, come più volte rimarcato anche da esimi colleghi come Massimo Giletti e Federica Sciarelli, che di cronaca ne macinano continuamente. Le modalità utilizzate in studio per raccontare avvenimenti ascrivibili alla cronaca e la apparente tendenza a enfatizzare la dimensione del dolore alla base di una vicenda, le hanno portato molto spesso delle feroci critiche. Barbara D'Urso, però, non sembra essere d'accordo:

La mia tv è esattamente come quella che fa il mio competitor. Se c’è un femminicidio, i miei giornalisti cercano di parlare con la mamma della ragazza che non c’è più. I giornalisti del competitor cercano di fare esattamente la stessa cosa. Queste storie servono a mandare messaggi importanti, io da anni ripeto in onda “chi ti picchia non ti ama”, la tv deve servire anche a sensibilizzare la gente sui temi importanti. Sono tante le battaglie che ho portato avanti in tv, da quella contro la violenza sulle donne a quella sulle telecamere negli ospizi e negli asili, da quella per i diritti dei gay a quella contro le truffe sentimentali, per tornare alla domanda precedente. Alcune battaglie sono diventate leggi concrete: la politica ci ascolta. Io porto avanti in maniera molto forte quelle battaglie, e non mi sembra che altrove lo facciano. Dò spazio anche alle mamme che magari urlano perché hanno condannato a troppo poco l’assassino della figlia. Lotto per i diritti civili. E chi guarda le mie trasmissioni sa che l’ho sempre fatto.

I rapporti con Mara Venier

Tasto dolente è senza dubbio il confronto con la signora della domenica: Mara Venier. Gli ascolti di Domenica Live erano in netto calo, se confrontati con quelli del programma domenicale della rete ammiraglia, motivo per cui è stato deciso di cambiare gli orari di messa in onda all'interno del palinsesto Mediaset. Si è detto che tra le due conduttrici non corresse buon sangue e i rapporti non fossero idilliaci, a seguito della rivalità sul piccolo schermo, ma la D'Urso ha così commentato la questione: "Non è così. C’è stata gente che si è divertita a gonfiare questa storia ma non è così".

I motivi del suo successo

Il successo di Barbara D'Urso potrebbe essere spiegato in molti modi o tenendo conto di vari punti di vista. Ma forse c'è una caratteristica che più di tutte rende ‘Carmelita' una delle regine della tv, una dote che ritiene non le sia mai mancata e che le ha permesso di costruire i suoi programmi in maniera tale da renderli forti, seguiti, indistruttibili, e cioè la conoscenza del suo pubblico. Ed è proprio lei a parlarne così:

Io ho una presunzione, che è quella di conoscerli tutti.  E mi metto nei loro panni. Per esempio, se sto facendo un’intervista e sento che mi sto annoiando, io so che si stanno annoiando anche loro e quindi cambio subito argomento. Perché vorrei non solo informarli ma anche farli divertire, dandogli modo di scordare per un po’ le beghe quotidiane. Sul concreto, fino a qualche tempo fa ero convinta che il mio pubblico fossero le signore che stanno a casa e guardano la tv mentre stirano ma in realtà ho scoperto che mi guardano un sacco di giovani. Infatti, l’interazione sui social durante i miei programmi, soprattutto su Twitter, è altissima.

Insomma, un motivo per cui Barbara D'Urso sia una presenza costante nella nostra televisione c'è eccome. Dice di non avere mai tempo libero, di svegliarsi alle 6:40 tutte le mattine, di divertirsi "come una pazza" quando conduce i suoi programmi, cercando di mettere a proprio agio tutti i suoi ospiti, dalla showgirl al politico di turno. Ecco in fin dei conti, Barbara, che lo vogliate o no, è un'icona della televisione e soprattutto una donna che ama il suo lavoro e, a modo suo, lo fa vedere.

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