Ballarò resta su Rai 3, nessuna promozione sulla rete ammiraglia
L'Italia vive una fase molto delicata dal punto di vista politico-istituzionale al punto che anche la tv ne risente parecchio: dalle accuse di Grillo alle rigide regole della par condicio. Sotto il mirino soprattutto i talk show politici di punta: basti pensare a Porta a Porta, Ballarò e Servizio Pubblico solo per fare qualche esempio. Negli ultimi giorni tra l'altro voci sempre più insistenti parlavano di una "rivoluzione" in Rai dove tutti i programmi politici, in vista delle prossime (presunte) elezioni, avrebbero subito una profonda trasformazione, migrando da un canale all'altro. "Sarebbe quasi un golpe, un evento che farebbe imbufalire il centrodestra, un passaggio che per ora rientra nel campo della fantasia ma, si sa, in Rai tutto può accadere" scriveva Laura Rio sul quotidiano Il Giornale.
Ballarò potrebbe essere promosso su Rai 1, L'Ultima Parola di Gianluigi Paragone invece sarebbe relegato alla seconda serata mentre Agorà, adesso condotto da Gerardo Greco, potrebbe sostituire Ballarò. Queste le ipotesi che sono state fatte, puntualmente smentite dalla Rai con un comunicato ufficiale:
Le notizie riportate dagli organi di informazione su un possibile spostamento della trasmissione Ballarò da Rai 3 a Rai 1 sono completamente prive di fondamento. Ballarò resta a Rai 3 dove peraltro sta collezionando importanti risultati di ascolto.
Ballarò è leader degli ascolti in prima serata, non teme affatto alcuna concorrenza e, nel corso dell'ultima puntata, ha ottenuto un sonoro 19,91% di share con 5.099.000 aprendo con appena l'11,46% di share nella presentazione. Un risultato strepitoso che premia i giornalisti di Ballarò: di fatto gli ascolti dell'ultima puntata hanno superato tutti, anche la miniserie in due puntate K2 – La montagna degli italiani con Marco Bocci oltre che il diretto competitor su Canale 5.