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Anche Variety celebra Viva RaiPlay: “Fiorello innovatore, grazie a lui più abbonati di Netflix”

Del grande successo del programma di Fiorello si parla anche oltreoceano, persino sulla prestigiosa testata americana, vera e propria “bibbia” dello spettacolo. Variety sottolinea come lo show abbia aumentato in modo esponenziale gli utenti di Raiplay e segnato un capitolo di importante innovazione nella tv pubblica.
A cura di Valeria Morini
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Anche a livello internazionale si sono accorti del successo di Fiorello e del programma sperimentale di "Viva RaiPlay". Il primo show multipiattaforma Rai pensato per lo streaming si è meritato addirittura un articolo dedicato sulla prestigiosa testata americana Variety, vera e propria "bibbia" del mondo dello spettacolo, che sottolinea i grandi numeri dello show: conclusosi dopo sei settimane in onda su RaiPlay (solo le prime puntate sono state trasmesse anche su Rai1), ha portato a un aumento di oltre il 50% degli utenti attivi registrati sulla piattaforma, arrivando a 4,6 milioni.

Fiorello innovatore della Rai

Il pezzo di Variety sottolinea come questi numeri siano il doppio degli abbonati di Netflix in Italia, secondo le recenti dichiarazioni di Reed Hastings, capo del colosso di streaming: "L'emittente statale italiana RAI ha ottenuto un notevole impulso al suo servizio di streaming RaiPlay servendosi di uno spettacolo di varietà dal vivo originale". L'articolo definisce Fiorello "non solo campione di risultati televisivi e radiofonici, ma anche innovatore", ribadendo come l'amministratore delegato Rai Fabrizio Salini abbia dato carta bianca al conduttore, permettendogli di sperimentare con Viva Raiplay e arrivare così a picchi di 15 milioni di spettatori.

Variety su Fiorello, il no a Weinstein

Variety riporta le parole di Salini, che ha ribadito come Viva Raiplay sia "qualcosa che nessun'altra emittente pubblica in tutto il mondo ha mai fatto prima" e che ora sogna di produrre contenuti per lo streaming insieme ad altri editori internazionali. Il giornale statunitense ha inoltre spiegato come Fiorello non sia particolarmente interessato al successo all'estero. Variety ha ricordato il curioso episodio che lo ha visto protagonista insieme a Harvey Weinstein. Nel 1999, il conduttore ebbe un piccolo ruolo nel film "Il talento di Mr. Ripley" di Anthony Minghella, in cui cantava sulle note di "Tu vo' fa' l'Americano" con Jude Law e Matt Damon). Come lo stesso Fiorello aveva già svelato in passato, un decennio più tardi il produttore gli propose di recitare un ruolo simile in "Nine" (versione cinematografica del musical ispirato a "8½" di Federico Fellini), ma lui rifiutò la proposta. Weinstein si infuriò e gli mandò un messaggio con scritto “Non lavorerai mai più a Hollywood”. La risposta al produttore, oggi in disgrazia dopo essere stato accusato di molestie e violenze da decine di donne, fu semplicissima: “Chi se ne importa?”.

Il presente e il futuro di Raiplay

Anche se Viva Raiplay è (per ora) concluso, le sperimentazioni streaming dell'azienda pubblica non si fermano. Lo dimostra il fatto che a Sanremo 2020, AltroFestival (nuova versione del DopoFestival) andrà in onda solo su Raiplay. Inoltre, il 14 dicembre ha debuttato la prima serie Rai in esclusiva per la piattaforma, "Liberi tutti", mentre dal 22 va in onda "Superquark+", estensione del noto programma divulgativo.

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