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Alex Schwazer confessa a OpenSpace: “Prima siringa di Epo a casa di Carolina”

Il marciatore ripete lo show-confessione nel salotto di OpenSpace, seconda puntata del programma condotto da Nadia Toffa in onda questa sera: “Mi mancano di più le gare di Carolina” e ancora “La prima siringa di Epo a casa di Carolina in Germania”.
A cura di G.D.
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La seconda puntata di OpenSpace, il programma condotto da Nadia Toffa, è prevista per questa sera e tra le interviste più importanti, guadagna la cronaca delle anticipazioni quella al marciatore Alex Schwazer, oro olimpico a Pechino 2008, risultato positivo all'anti-doping prima delle Olimpiadi di Londra. È stata vera e propria confessione-show, l'intervista principale di puntata dopo quella a Raffaele Sollecito della scorsa settimana. Il marciatore fornisce ancora una volta la sua testimonianza in merito alla vicenda che lo ha visto protagonitsa.

A Pechino ero pulito, ci sono le analisi che lo dimostrano. Avevo un valore del sangue più basso della norma.

Poi rivela:

Se ci sono campioni dopati? Sì. […] Non dobbiamo illuderci che ci sia stato il mio caso adesso, 15 anni fa quello di Pantani e ora si riparte senza niente. Penso che sicuramente qualcuno si dopi, però penso anche che tanti vincono perché sono più forti degli altri. Quando ho deciso di fare questa cosa non avevo più paura di niente.

"Mi mancano più le gare di Carolina"

Racconta ancora una volta del suo "primo buco", la prima siringa di Epo, fatta a casa di Carolina Kostner in Germania:

La prima siringa? Nell'appartamento di Carolina in Germania, ho aspettato che lei andasse ad allenarsi e mi sono fatto la prima iniezione di Epo.

Una stoccata poi, a quell'amore che una volta era forte e che adesso non lo è più:

Se mi mancano più le gare o Carolina? Le gare. Devo dire questo perché la nostra storia è finita, nella vita si guarda avanti e sono convinto che ognuno troverà la propria strada.

Alex Schwazer garantisce sul suo ritorno e sembra ormai pronto:

Sto facendo analisi settimanali e insieme con tutte le persone che mi stanno seguendo, stiamo dando il massimo per dimostrare trasparenza. Sono convinto che tutti gli sportivi prima o poi si chiedono: "Lo faccio o no?". Ci sono quelli bravi che resistono e vincono, e poi ci sono quelli meno bravi, ma non si può dire ad uno che ha rubato che poi ruba sempre.

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