Alberto Tarallo su Rosalinda Cannavò: “C’è una setta dietro a lei, è una sporca storia di soldi”
Alberto Tarallo è tornato a Non è l'Arena, nell'ultima puntata stagionale del programma di Massimo Giletti in onda domenica 6 giugno. Il produttore della Ares, fallita casa di produzione di fiction come L'onore e il rispetto, ha replicato nuovamente alle accuse di Rosalinda Cannavò, che ha parlato di "istigazione al suicidio" per la morte di Teodosio Losito, collega e compagno di vita di Tarallo (si è tolto la vita il 8 gennaio 2019). In seguito alle sue affermazioni, è stata aperta un'inchiesta.
I giornalisti hanno inventato cose assurde, messe nere, statue cui la gente si doveva inginocchiare. È come imparare a convivere con un cancro, è un dolore… Ho vissuto sei mesi la depressione di Teo, poi il suicidio di Teo. Poi, vedere in televisione una persona cui hai dato solo amore dire quelle cose… Tutto quello che abbiamo fatto è stato fatto per lei, lei ne beneficiava.
Rosalinda avrebbe dato due versioni sullo stupro subito
Tarallo ha negato strenuamente che la vita nella sua villa di Zagarolo, in cui venivano ospitati attori della Ares, era qualcosa di equiparabile a una "setta": "Era dare a dei giovani una conoscenza del mestiere di attori. Morra ha ritrattato, lei è un grande mistero, mi ha sempre manifestato grande affetto. Non so cosa è successo quando si è allontanata da Zagarolo, chi ha frequentato e visto. Più che sospetti io ho delle certezze, con dei fatti veri, ma ne parlerò ai magistrati". Tarallo ha inoltre sostenuto come Rosalinda avrebbe dato due versioni diverse della violenza subita da ragazzina.
L'abbiamo aiutata perché non aveva amici, la invitammo la prima volta un weekend e Teo con gli occhi lucidi mi disse: "Questa ragazza hai tanti problemi, ha dei segni di autolesionismo sul corpo". Ci raccontò che era stata vittima di uno stupro. Lei ha parlato al Grande Fratello ha parlato di qualcuno vicino ai famigliari, ma a noi ha raccontato un'altra storia. Ha detto che era stata invitata a casa da un amico di scuola. Io e Teo abbiamo pianto. A questo punto non so chi sia Adua (Tarallo la chiama ancora con il nome d'arte di Adua Del Vesco, ndr). Quello che posso dire è che tutte le persone ospiti da noi a Zagarolo ne parlano come dell'esperienza più bella della loro vita.
Il post di Rosalinda e la replica di Tarallo
Va detto anche stavolta Giletti ha parlato di AresGate senza contraddittorio, ospitando Tarallo ancora una volta (il produttore era già apparso a Non è l'Arena) ma senza ascoltare la versione di Rosalinda Cannavò, che dopo l'uscita dal GF Vip è andata a confermare la sua versione in procura. Nelle ore precedenti all'ospitata di Tarallo, la giovane ha pubblicato una Story in cui sembra fare riferimento proprio agli anni della Ares, chiedendo ai suoi fan: "State lontani da chi vi snatura". Tarallo ha risposto a queste parole e alle sue accuse con molta durezza, insinuando che la ragazza sia stata traviata e convinta da qualcuno a testimoniare contro di lui, per "una sporca storia di soldi".
Tutti mi dicono che devo distruggerla, ma io non riesco ad odiarla. Le ho voluto veramente tanto bene. Io ho delle idee molto precise. Adua è una ragazza molto fragile. Io credo che lei sia entrata in un gioco più grande di lei. Credo che lei non si sia resa conto del male che mi ha fatto e che fa anche a Teo. Perché credo che Teo si stia rivoltando nella tomba. Lei sa benissimo che il nostro era un amore grandissimo e a lei abbiamo dato solo amore. Forse le hanno detto qualcosa. Hanno anche detto che io e Teo non stavamo più insieme. Questa è la cosa più grave, perché Teo non c'è più e vogliono rubarmi l'amore della mia vita. Teo mi ha amato fino all’ultimo istante di vita. Io ho tanti sensi di colpa perché forse avrei dovuto essere più dolce con lui. Ma sono convinto che ci siamo amati fortemente, la nostra è stata una grande storia d'amore. Vogliono togliermi anche questo. Prego Adua, se veramente vuole bene a Teo, di dire tutta la verità. Io lo so cosa c'è dietro: è una sporca storia di soldi, di una persona che non era riuscita a ingannare Teo. Quella era veramente una setta. Adua è uno strumento (in una puntata precedente di Non è l'Arena, si parlò di un "santone", ndr). Teo è stato la mia vita, non posso pensare che ci siano persone così malvage dentro che possano farmi una cosa così. Non sto bene di salute e devo gridare la mia verità perché potrebbe anche venirmi un ictus o un infarto e rimarrebbero tutte quelle menzogne.
La questione dell'assicurazione di Losito
Tarallo ha anche fornito un audio in merito all'assicurazione sulla vita di Losito, di cui fu nominato beneficiario prima il fratello e poi Tarallo (come raccontò l'avvocato Pesce a Fanpage.it). Si tratta di una telefonata tra Tarallo e l'assicuratore, che conferma come sia stato lo stesso Losito a chiedere di cambiare il nome del beneficiario (qui video integrale della puntata).