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Adriana Volpe ignorata dalla Rai: “Per loro sono un numero, una matricola, non una persona”

Adriana Volpe è uno dei volti più noti dell’ambiente televisivo e ultimamente è stata al centro di numerose polemiche, che l’hanno vista scontrarsi con il direttore di Rai 2, Carlo Freccero, e con Giancarlo Magalli. Nonostante tutto, non ha esitato ad esternare parole dure contro i vertici della Rai, visto che le sue chiamate sono state ignorate e che la sua collaborazione con l’azienda potrebbe fermarsi dopo 23 anni di lavoro.
A cura di Ilaria Costabile
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Dopo le polemiche che l'hanno vista protagonista in queste settimane, Adriana Volpe torna a parlare di sé, in un'intervista nella quale tenta di dare una visione chiara del suo rapporto con la Rai, l'azienda con la quale ha stipulato il suo primo contratto di lavoro ben 23 anni fa e che l'ha resa, in pochissimo tempo, uno dei personaggi più amati e conosciuti della televisione.

Gli scontri con Giancarlo Magalli e Carlo Freccero

La conduttrice ha avuto un serrato scambio di opinioni con l'attuale direttore di Rai 2, Carlo Freccero, che, nello stilare i nuovi palinsesti della seconda rete del servizio pubblico, avrebbe cancellato il programma Mezzogiorno in famigliadi cui Adriana Volpe era uno dei volti principali, dopo aver abbandonato la conduzione di un altra trasmissione storica della rete ammiraglia, ovvero I Fatti VostriIntervistata da Panorama.it, la showgirl ha spiegato le motivazioni che l'hanno portata a scontrarsi via social non solo con Freccero, ma anche con la Rai, e in merito alla questione non nasconde il suo stato d'animo, ripercorrendo le vicende passate, come lo scontro con Giancarlo Magalli:

Sono amareggiata. Le soddisfazioni personali non sono mai mancate, ma negli ultimi anni ho dovuto inaspettatamente affrontare situazioni che mi hanno profondamente segnata. A cominciare dall'addio ai Fatti Vostri, sono stata allontanata in seguito allo scontro con Giancarlo Magalli, dopo avermi umiliata sia come donna che come professionista – con affermazioni delle quali chi di dovere risponderà a breve in sede penale – ha ottenuto che fossi di fatto defenestrata senza alcun intervento dell’Azienda a tutela dell’immagine del servizio pubblico, oltre che della mia. Da un impegno quotidiano sono passata al fine settimana con una sensibile riduzione del compenso. Ora assisto alla chiusura del programma, che si è distinto per gli straordinari risultati di ascolto nel daytime, ottenendo sempre il doppio della media di rete e a costi bassi.

Ed è proprio la chiusura del programma uno degli argomenti caldi dello scontro tra Adriana Volpe e Carlo Freccero. La conduttrice ha sempre contestato la decisione di chiuderlo, inveendo più volte contro la scelta di promuovere programmi come Realiti di Enrico Lucci, che ha ottenuto degli ascolti bassissimi: "Con due puntate di Realiti se ne fanno 20 di Mezzogiorno in famiglia" ha detto la conduttrice. Ma dopo anni di lavoro presso Mamma Rai, le dinamiche interne sembra che siano ancora un mistero, dal momento che la conduttrice non esita a mostrare la sua indignazione e la sua perplessità nei confronti di atteggiamenti perentori e, a suo avviso, inspiegabili:

Non posso pensare che un direttore Rai che conosce le alte e indiscusse professionalità interne all’azienda, preferisca produzioni esterne a quelle interne che portano ottimi risultati. Si sbandiera il risultato di aver aumentato il target dei giovani ma è facile vantarsi per i risultati di format ricevuti in eredità dalle precedenti direzioni, come Il Collegio o The Voice of Italy. Credo occorrerebbe piuttosto una sorta di mea culpa per gli investimenti in progetti propri che hanno conseguito risultati deludenti.

Le dure parole contro Salini

La Volpe non si lascia sfuggire l'opportunità di parlare duramente anche dei vertici della Rai, in special modo dell'amministratore delegato Fabizio Salini. Il tentativo di chiarire la sua posizione all'interno dell'azienda, in vista dei cambiamenti all'interno dei nuovi palinsesti, l'aveva spinta a chiedere un colloquio con l'ad di Viale Mazzini ma che, come lei stessa racconta, non è riuscita ad ottenere:

I miei tentativi di interloquire con Salini in queste settimane sono rimasti senza risposta: anche contattando la sua segreteria non sono riuscita a ottenere un incontro chiarificatore. Insomma, per il direttore di rete e per l’amministratore delegato non merito neanche una spiegazione: rappresento un numero, una matricola, non una persona. Questa totale mancanza di considerazione anche solo a livello umano è motivo di profonda delusione e tristezza.

La questione di genere

Eppure Adriana Volpe ha in serbo parole ben più dure nei confronti di quella che è stata la sua seconda casa per più di vent'anni. Come un fiume in piena non si ferma davanti ai possibili ostacoli, non mette freno alla sua necessità di rivelare retroscena che prima d'ora mai erano stati così apertamente dichiarati. Ed è così che le pecche del sistema Rai vengono a galla, tanto che la conduttrice si è più volte appellata al codice etico:

La Rai dovrebbe dimostrarsi azienda impegnata a difendere le pari opportunità, a tutelare le diversità di genere e a proteggere la figura femminile, ma non posso negare che ho sperimentato sulla mia pelle che gli altisonanti principi di pari opportunità e lotta alla discriminazione di genere solennemente inseriti nel Codice Etico aziendale non hanno trovato riscontro, per mia esperienza diretta, nella realtà lavorativa. Nel 2017, quando ho invocato il rispetto del Codice Etico denunciando quanto accadutomi, ho ricevuto come risposta una lettera di richiamo con l’invito a non interessare gli organi d’informazione della discriminazione che avevo subito. Ho provato in ogni modo a gestire questa tristissima vicenda professionale con procedure interne alla Rai, interpellando tra gli altri Mario Orfeo, Antonio Campo Dall’Orto, i vari direttori di rete che si sono succeduti fino a oggi, Salini e ad alcuni membri del Cda, senza ricevere alcuna risposta alle mie legittime domande. Oggi sono amareggiata e rammaricata per non essere riuscita a scuotere le coscienze dei dirigenti aziendali e del Cda, per non aver contribuito ad avviare un’attenta e seria riflessione in grado di portare a un vero cambiamento in Rai

Insomma, le parole utilizzate dalla showgirl non lasciano spazio ad alcun dubbio, e non esclude la possibilità di ricorrere a vie legali nel momento in cui non dovesse essere riconfermata nei palinsesti, la cui divulgazione ufficiale avverrà il 9 luglio, con la consapevolezza di essere pronta ad iniziare una nuova avventura lavorativa lontano dalla Rai.

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