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Addio a Raffaella Carrà, Pippo Baudo: “Ha nascosto la malattia con coraggio, nessuno lo sapeva”

Tanti gli appassionati che hanno seguito il corteo del feretro di Raffaella Carrà, giunto in Campidoglio dove è stata allestita la camera ardente. Presenti anche molti amici del mondo dello spettacolo, da Renzo Arbore a Milly Carlucci, passando per Pippo Baudo che ha parlato della sua malattia.
A cura di Andrea Parrella
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L'ultimo saluto a Raffaella Carrà dei fan, degli amici di sempre, dei tanti personaggi del mondo dello spettacolo che ieri erano presenti a Roma, alla camera ardente allestita in Campidoglio, per dire addio alla grande regina della televisione, scomparsa il 5 luglio in seguito a una lunga malattia.

Le parole di Pippo Baudo

Tanti i volti noti presenti, tra cui un decano della televisione come Pippo Baudo, che ha ricordato così Raffaella Carrà:

Noi siamo stati ammiratori di Raffaella, abbiamo avuto il privilegio di essere anche suoi amici e il dolore è maggiore in questi casi. La vita è così, ci riserva queste brutte sorprese. Non pensavo che fosse ammalata, nessuno di noi lo pensava, ha tenuto nascosta la sua malattia in maniera egregia, dando una prova di forza e segretezza, mostrando un enorme coraggio.

Poi ha concluso così: "Era divertente, brava, preparata, parlava un sacco di lingue, aveva girato il mondo, ce la invidiavano tutti. Cosa vogliamo? Abbiamo avuto una grande artista". 

Renzo Arbore ricorda Raffaella Carrà

Anche Renzo Arbore presente per l'ultimo saluto a Raffaella Carrà: "Bisognava capire da subito che Raffaella sarebbe diventata una diva internazionale che non se la tirava […] Il mio ricordo è legato a Boncompagni, che le ha scritto queste canzoni meravigliose che sembravano canzoncine, ma c'era sempre l'intuizione, l'originalità, la voglia di stupire". 

Milly Carlucci: "La volevo a Ballando con le Stelle"

Anche Milly Carlucci, che si era già espressa chiedendo di intitolare l'Auditorium del Foro Italico a Raffaella Carrà, era tra i presenti a Roma per il corteo che ha accompagnato il feretro della conduttrice fino al Campidoglio: "Ho provato tante volte a portarla a Ballando con le Stelle, ho sempre avuto per lei un'ammirazione sconfinata. Il mio rammarico è stato di non essere mai riuscita ad agganciarla. Aveva un senso di vivere, una voglia di allegria dalle quali dovremmo imparare". 

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