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A Masterchef è vietato cucinare con il dado, però è lo sponsor principale

Un concorrente è stato cacciato per aver usato il “dado” nella sua ricetta eppure il condimento è uno dei maggiori sponsor del format.
A cura di G.D.
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La nuova edizione di MasterChef è ripartita con un Antonino Cannavacciuolo in più, ormai sempre più stella indiscussa dei gastro-show. Eppure, come ogni anno d'altronde, anche questa volta sembrano affiorare piccole contraddizioni agli occhi degli spettatori più attenti. Ricordate Tiziana Stefanelli, l'avvocato che vinse la seconda edizione con più di una polemica? Fu celebre il caso #oilgate, con Carlo Cracco che sorvolò sull'aggiunta dell'ingrediente a tempo scaduto, che gettò più ombre che luci sulla vittoria finale dell'avvocato sposata con Paolo Girasole, uno degli uomini Finmeccanica al centro di un'inchiesta su presunte tangenti, come scrisse "Il Fatto Quotidiano". Proprio Tiziana Stefanelli è la protagonista di uno degli spot più importanti visti nella prima puntata di ieri, quella del dado da cucina Star.

Ma ecco la contraddizione. Proprio nel corso della prima puntata, i giudici hanno eliminato Mario perché ha messo un po' di dado nella sua "ciambotta alla delicitana". Una condanna unanime da parte di tutti e quattro i giudici: "Ti bastava usare un po' di sedano per farlo naturalmente…". Ma allora se il dado in cucina non si può usare, perché fargli pubblicità?

Masterchef Italia 5, tutto quello che c'è da sapere

La novità più grande è la presenza di Antonino Cannavacciuolo come quarto giudice aggiunto, che va così ad aggiungersi agli storici Joe Bastianich, Carlo Cracco e Bruno Barbieri. Alle audizioni sono arrivati in 18mila concorrenti, sfoltiti a 150. Da qui si continua a tagliare, da 100 fino ai fatidici 20 concorrenti che si sfideranno per le prove finale. Masterchef Italia 5 si compone di 24 puntate divise in 12 appuntamenti. Al vincitore finale andrà un premio di 100mila euro in gettoni d'oro e la pubblicazione per la casa editrice "Baldini & Castoldi".

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