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Yvonne Sciò di “Non è la Rai” ieri e oggi, la sua nuova carriera tra cinema e moda

La ex soubrette di “Non è la Rai”, resa celebre dal tormentone “Ma quanto mi ami?” di un noto spot anni 90, è assente da anni dalla tv, ma è attivissima. Ha appena presentato una collezione di moda e un documentario da lei diretto alla Mostra di Venezia, ed è mamma felicissima di Isabella, 7 anni: “L’ho cresciuta da sola, non avrei mai potuto trascurarla per la carriera”.
A cura di Valeria Morini
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Che fine ha fatto Yvonne Sciò? Se lo chiederanno i nostalgici della tv degli anni Novanta, che non hanno mai dimenticato le belle showgirl lanciate da "Non è la Rai". A differenza delle (poche) colleghe, come Ambra Angiolini, che hanno intrapreso una fortunata carriera in tv o al cinema, la Sciò è assente dal piccolo schermo da diversi anni. Niente paura, però: la bella romana dalla lunga chioma è tutt'altro che scomparsa dalle scene, come sa bene chi frequenta gli eventi dello spettacolo e del mondo fashion. Yvonne è anzi impegnatissima, ha lavorato all'estero e poche settimane fa ha persino portato alla Mostra di Venezia il suo esordio da regista, il documentario "Roxanne Lowit Magic Moments" sulla nota fotografa delle star Roxanne Lowit. Ripercorriamo la carriera della Sciò dagli albori, quando venne portata al successo da Gianni Boncompagni e da un indimenticabile tormentone pubblicitario.

Dallo spot Sip a "Non è la Rai"

"Mi ami? Ma quanto mi ami? E mi pensi? Ma quanto mi pensi?", mormorava una Yvonne appena ventenne (è nata nel 1969) in uno spot della Sip, incarnando l'adolescente media al telefono con il fidanzatino. Alzi la mano chi, all'epoca, non ha ripetuto la martellante domanda al compagno/compagna.

Dopo aver recitato nel film di Carlo Verdone "Stasera a casa di Alice" e nella sitcom Villa Arzilla, nel 1991 sbarcò a  "Non è la Rai". Nonostante l'esperienza alla corte di Boncompagni sia durata pochi mesi, il volto della Sciò resta uno dei più indimenticabili del programma. Yvonne vi tornerà nel 1995, per l'ultima puntata.

Poi, la Sciò è andata a studiare inglese negli Stati Uniti, e lì ha partecipato a diverse produzioni televisive come "La tata" e al thriller "Layover – Torbide ossessioni" con il mitico David Hasselhoff di "Baywatch". Oggi, oltre al nuovo progetto cinematografico, vanta anche un esordio nella moda: ha appena presentato a Milano una collezione di moda, la Petit Collection con Christophe Sauvat.

Yvonne Sciò: "Ho cresciuto mia figlia da sola"

Da un breve matrimonio con il produttore Stefano Dammicco, la Sciò ha avuto la figlia Isabella Beatrice, nel 2008, che ha cresciuto praticamente da sola, come ha spiegato di recente a TgCom:

Spesso anche al supermercato a Roma le signore mi chiedono: Dove sei finita? Sei tanto caruccia, ma quanti anni hai?'… La verità è che lontano dalla tv c'è una vita. Ho una figlia bellissima e me la sono cresciuta da sola. Non mi sarei mai perdonata se l'avessi accantonata per il mio lavoro. Non mi sarei potuta guardare allo specchio se non l'avessi fatto.

Attualmente, la Sciò è felicemente legata all'iraniano Hormoz Vasfi.

La lite con Naomi Campbell

Oggi, l'ex soubrette viene ricordata anche per un curioso episodio risalente al 2005: un violento litigio con la top model Naomi Campbell. Allora si disse che a scatenare la furia della Venere Nera fosse il fatto che Yvonne indossasse un abito uguale al suo. Lei però ha raccontato la verità in una recente intervista a Vanity Fair:

Ora posso raccontarlo: le stavo facendo un discorso sul senso di fare figli, di mettere su una famiglia, e lei si è trasformata in una belva.

E non è un caso che la Campbell non compaia tra gli intervistati del suo documentario:

L’ho incrociata a Parigi e sono stata tentata di avvicinarmi e chiederle un contributo. Poi ho ricordato la causa che le feci – e che vinsi – perché si rifiutò di chiedermi scusa pubblicamente. E ho avuto paura mi lanciasse dal balcone.

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