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Ma quindi perché continuano ad ospitare Vittorio Feltri in Tv?

Non si placano le polemiche per le parole di Vittorio Feltri a “Fuori dal coro”. Lo sciame di proteste deriva da uno schema trito e ritrito che rientra nelle più consumate logiche televisive, dalle quali ci lasciamo puntualmente risucchiare. Ma se Feltri è così spesso in Tv è perché i luoghi che lo accolgono sono consoni al suo linguaggio. E, cosa più importante, hanno pubblico.
A cura di Andrea Parrella
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Se anche Matteo Salvini si è visto costretto a contestare l'ennesimo atto di incontinenza verbale di Vittorio Feltri, una notizia c'è. Sono bastati pochi secondi al giornalista per scatenare una polemica feroce nei suoi confronti. "Credo che i meridionali siano inferiori", ha detto a Fuori dal coro. Il registro è il solito, il canovaccio pure. Parole fraintese, tra l'altro, stando alla toppa che ha provato a metterci lo stesso giornalista lombardo, che non lo ha risparmiato di una denuncia di Sandro Ruotolo e Maurizio De Giovanni, ma anche meridionali che lo hanno denunciato per incitamento all'odio.

Un dibattito sempre uguale

Il dibattito sulle uscite scomposte di Feltri si ripropone con cadenza mensile. L'effetto schematico di azione-reazione si riproduce, sempre uguale, come una catena di montaggio: le offese di Feltri in Tv e il conseguente sciame di protesta sui social, ogni volta giunto a un limite di sopportazione massima che, però, si rinnova puntualmente. Prevedibile susseguirsi di eventi che svilisce qualsiasi argomentazione laterale a quella del tifo.

La svolta a destra del talk show

Il punto centrale della questione è il contesto. Vittorio Feltri si incastra alla perfezione nel puzzle del "nuovo" talk show politico e di attualità, quello che esiste se rompe le logiche del linguaggio convenzionale, se dice quello che non si può dire e se supera la consumata formula del "l'ho lasciata parlare e adesso lei lascia parlare me". Per nuovo talk show politico e di attualità si intende il frutto della mutazione genetica di questo genere televisivo avvenuta negli ultimi anni. Oltre diMartedì, CartaBianca e PiazzaPulita, esiste una schiera di programmi animati dal sottile messaggio di volerci raccontare "quello che non ci vogliono dire", in cui l'antipolitica e lo spostamento a destra si congiungono, raggiungendo in titoli come Quinta Colonna, Quarta Repubblica Fuori dal coro una sorta di stadio finale. Luoghi in cui i toni grevi di Feltri trovano terreno fertile e una continuità di linguaggio con i programmi stessi, oltre a una comunità alla quale parlare.

Questione di ascolti

Se il Vittorio Feltri recidivo di questi ultimi anni si ritrova così spesso in Tv è per un motivo semplice: ha un pubblico. Come ce l'hanno i programmi Tv di cui stiamo parlando.  La crescita degli ascolti di Fuori dal Coro è sotto gli occhi di tutti e non sembra casuale che proprio la puntata incriminata sia stata una delle più viste da quando il programma è iniziato. Non si può ridurre la questione sempre e solo a questo, ma anche e soprattutto sì. Al di là delle indignazioni identitarie e culturali, le posizioni fermamente censorie, le reazioni di chi sostiene le opinioni siano sempre legittime e di chi, invece, controbatte che ok le opinioni ma qui parliamo di insulti, toccherebbe farsi una domanda identica a quella che ci siamo posti per la petizione contro i programmi di Barbara d'Urso: ma questa Tv così aspramente criticata, alla fine, chi la guarda?

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