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Tweet di J. K. Rowling sulle donne trans: si dissociano Emma Watson, Eddie Redmayne e Radcliffe

Daniel Radcliffe, Emma Watson e Eddie Redmayne prendono pubblicamente le distanze dai tweet di J. K. Rowling, autrice della saga “Harry Potter”. L’autrice, scivolata nella retorica di genere del “conosco e amo le persone trans, ma”, ha scatenato dure prese di posizione sui social network. A dissociarsi anche i due attori della saga “Harry Potter”, Emma Watson e Daniel Radcliffe, ed Eddie Redmayne di “Animali Fantastici”.
A cura di Stefania Rocco
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Fanno ancora discutere i tweet sulle donne trans di J. K. Rowling, autrice milionaria della saga “Harry Potter”. Scivolata sulla buccia di banana della retorica di genere, contro la fortunata scrittrice a partire dalla cui immaginazione ha preso vita l’universo di Hogwarts si sono scatenate durissime prese di posizione. A prendere pubblicamente le distanze dai concetti circa l’identità sessuale binaria espressi dall’autrice sono tre degli attori che hanno rappresentato sullo schermo le storie tratte dai suoi romanzi. L’ultimo a schierarsi è Eddie Redmayne, il Newt Scamander della serie “Animali Fantastici”. Già interprete della prima donna transessuale nel film The Danish Girl, Redmayne si è dissociato dai tweet dell’autrice dalle pagine di Variety:

Il rispetto per le persone transgender rimane un imperativo culturale e negli anni ho cercato costantemente di educarmi in proposito. E’ un processo in continuo divenire. Come persona che ha lavorato sia con J.K. Rowling che con i membri della comunità transgender, ci tengo molto a chiarire la mia posizione. Non sono d'accordo con i commenti di Jo. Le donne transgender sono donne, gli uomini transgender sono uomini e le identità non binarie non possono essere negate. Non voglio parlare per conto della comunità transgender, ma so che i miei cari amici transgender sono stanchi della continua messa in discussione della loro identità, che spesso sfocia nella violenza o nell'abuso. Vogliono semplicemente vivere le loro vite in pace, ed è tempo di permettere loro di farlo.

Daniel Radcliffe prende le distanze

Come Redmayne, anche Daniel Radcliffe, protagonista di "Harry Potter", ha voluto prendere posizione sulla questione pubblicando un articolo sul sito di The Trevor Project, un'organizzazione no profit Lgbtq. Lo ha fatto con prudenza, specificando di non avere intenzione di trasformare la questione in un conflitto personale con l’autrice: “Mi rendo conto che alcuni organi di stampa probabilmente vorranno dipingerlo come un conflitto tra me e J.K. Rowling, ma non è di questo che si tratta. Le donne transgender sono donne. Qualsiasi affermazione contraria cancella l'identità e la dignità delle persone transgender e va contro ogni consiglio dato dalle associazioni sanitarie professionali che hanno molta più esperienza in questa materia rispetto a me e Jo. Secondo il progetto Trevor, il 78% dei giovani transgender e non binari hanno riferito di essere stati oggetto di discriminazione a causa della loro identità di genere. È chiaro che dobbiamo fare di più per sostenere le persone transgender e non binarie, non invalidare le loro identità e non causare ulteriori danni”. L’attore si è quindi rivolto ai fan di Harry Potter, invitandoli a non riconsiderare la saga attraverso il filtro imposto da affermazioni che con essa non hanno attinenza alcuna:

tutte le persone che ora sentono che la loro esperienza con i libri è stata offuscata o diminuita, sono profondamente dispiaciuto per il dolore che questi commenti vi hanno causato. Spero davvero che non perderete tutto ciò che per voi è stato prezioso in queste storie. Se questi libri vi hanno insegnato che l'amore è la forza più forte dell'universo, capace di vincere qualsiasi cosa; se vi hanno insegnato che la forza si trova nella diversità e che le idee dogmatiche di purezza portano all'oppressione dei gruppi più vulnerabili; se avete pensato che un determinato personaggio potesse essere fluido, trans, non binario, oppure gay o bisessuale; se avete trovato qualcosa in queste storie che vi ha aiutato in qualche momento della vostra vita, tutto questo resta tra voi e il libro che avete letto, ed è sacro. E secondo me nessuno può toccarlo. Significa quel che significa per voi e spero che questi commenti non lo contaminino troppo.

I tweet di Emma Watson e Bonnie Wright

Restituiscono le proporzioni della polemica i tweet pubblicati a proposito dell’accaduto da altri due attori della saga “Harry Potter”, Emma Watson e Bonnie Wright. L’attrice che ha prestato il volto a Hermione ha palesato via Twitter la sua posizione in merito all’annosa questione: “ Le persone trans sono ciò che dicono di essere e meritano di vivere la propria vita senza essere costantemente interrogate o informate di non essere chi dicono di essere. Voglio che i miei follower trans sappiano che io e tante altre persone in tutto il mondo li vediamo, li rispettiamo e amiamo per quello che sono”. Dello stesso avviso la Wright, attrice che ha interpretato Ginny Weasley: “Se Harry Potter era una fonte d’amore e di appartenenza, quell’amore è infinito ed è lì da prendere senza giudizi o domande. Le donne transessuali sono donne. Vi vedo e vi amo”.

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