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Trattativa La7, tutto come previsto: a spuntarla è Urbano Cairo

Assolutamente prevedibile, tutti lo davano già come preferito: nei prossimi giorni ci sarà soltanto Urbano Cairo a trattare per l’acquisto di La7. L’editore promette di voler mantenere l’attuale livello di qualità della piccola rete di Telecom Italia.
A cura di Fabio Giuffrida
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la7

Noi di Fanpage.it avevamo seguito fin dall'inizio la vicenda La7 visto che ci sembrava piuttosto interessante, complessa e in qualche modo eravamo certi che avrebbe fatto discutere. Infatti così è stato. Stiamo parlando della piccola rete di Telecom Italia che, nonostante l'exploit degli ultimi anni in termini di programmi di qualità e conduttori di grande fama, non ha certamente brillato per condizioni economiche. La7 è riuscita a mettersi in gioco, a far tremare anche i colossi Rai e Mediaset: anzitutto l'arrivo di Enrico Mentana con il suo telegiornale ha rubacchiato telespettatori qua e là e di fatto il TgLa7 ha acquistato molti punti di share confermandosi come uno dei poli dell'informazione italiana, forse il più credibile ed autorevole. E non bastava il Direttorissimo, poi è arrivato poi Michele Santoro che con il suo Servizio Pubblico ha fatto il botto, con ascolti piuttosto soddisfacenti, oltre al record assoluto quando venne ospitato in trasmissione l'onorevole Berlusconi. Un vero e proprio evento che gli italiani attendevano da anni.

La7 nel frattempo era in vendita, Telecom Italia voleva disfarsene e adesso sembra che ci sia riuscita. A contenderla sono stati soprattutto il fondo Clessidra e negli ultimi giorni anche Diego Della Valle. Ma è stato Urbano Cairo a spuntarlo su tutti: in fondo si sapeva già che fosse il preferito. A quanto ammonta la sua offerta? "Un milione, a tanto ammonta la componente cash dell'offerta di Cairo per La7″ scrive il Messaggero. I consiglieri Tarak Ben Ammar, Renato Pagliaro, Gaetano Miccichè ed Elio Catania si sarebbe schierati a favore del fondo Clessidra guidato da Claudio Sposito che avrebbe voluto comprare anche Mtv, altro gioiellino controllato da La7 srl che invece Cairo non intende acquisire. Tutti gli altri consiglieri, invece, hanno preferito la proposta di Cairo mentre Adriano De Maio e Sergio Ristuccia avrebbe votato contro la cessione di La7.

Tutto rimarrà com'è, lo stesso Urbano Cairo ha spiegato che La7 dovrà mantenere il suo attuale livello di qualità editoriale grazie alle professionalità che lavorano quotidianamente con grande passione e competenza. Insomma non dovrebbe esserci alcuna epurazione, tutti dovrebbero restare lì dove sono, ovviamente nei limiti del possibile: è ovvio e anche normale che un nuovo editore possa certamente "ricostruire" un palinsesto, possa chiamare attorno a sé nuovi soggetti e possa allontanarne altri anche perchè cambiare aria fa sempre bene. L'importante è che i programmi d'informazione, quelli che piacciono tanto ai telespettatori di La7, non vengano toccati e che soprattutto venga lasciata libertà di espressione agli addetti ai lavori, in primo luogo ai giornalisti. Anche se Beppe Grillo si è scagliato contro la piccola rete di Telecom Italia, questa continua a dare lezioni al duopolio Rai-Mediaset. E adesso si vocifera pure su una possibile "rivoluzione" in quel di Vero Tv, sarà vero?

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