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Tapiro d’oro al prete “in ritiro spirituale” sulla Concordia [VIDEO]

Valerio Staffelli si è recato a Besana Brianza per consegnare il tapiro a don Donghi, il prete della Concordia che per i fedeli si trovava in ritiro spirituale: Striscia ha raccolto anche le opinioni del paese.
A cura di Marianna D Onghia
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striscia la notizia

Dovrebbe essere al quanto attapirato don Massimo Donghi, il sacerdote in "ritiro spirituale" sulla Concordia, che per uno scherzo del destino è stato smascherato: non dovrebbe esserci niente di male nell'essere in vacanza su una nave da crociera, ma il prete aveva raccontato ai suoi fedeli che si sarebbe dovuto allontanare dalla sua basilica per un ritiro spirituale. La tragedia della Concordia, però, ha portato la nipotina a scrivere su Facebook di essersi salvata e con lei anche lo zio. Zio Don Donghi era in crociera? La notizia ha destabilizzato compaesani e parrocchiani.

Striscia la Notizia ha dapprima raccolto le opinioni del paese e ha poi consegnato tramite Valerio Staffelli il tapiro d'oro a don Donghi: dalle registrazioni colloquiali tra complici di Antonio Ricci e abitanti di Besana Brianza, è emersa la delusione verso la consistente bugia del prete, che nel paese si occupa tutt'al più dei giovani della comunità. La nipote di uno degli intervistati avrebbe scritto alla sua guida spirituale, su Facebook "Insegni a me a non mentire e poi sei tu il primo a farlo", insomma un grande smacco per Donghi, al quale si aggiunge anche una voce che qualora fondata non gli farebbe di certo onore. Secondo l'ultimo intervistato, il prete avrebbe raccolto tra i fedeli un pò di soldini per il fantomatico ritiro spirituale, ma nessuno sa che fine abbiano fatto questi contributi.

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Raggiunto da Staffelli per dei chiarimenti, Donghi ha accettato di buon grado il tapiro, anche se infastidito da certo tipo di giornalismo: augurando buon lavoro all'inviato di Striscia la notizia, che chiedeva chiarimenti sulla questione, il prete ha ostentato un sorriso e si è rifugiato nella sua chiesa, senza rilasciare nessuna dichiarazione che potesse in qualche modo giustificare il suo comportamento nè tanto meno chiedendo scusa ai fedeli. Cosa penseranno ora i parrocchiani di don Donghi e i suoi giovani? Forse, avrebbe fatto meglio a parlare!

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