Su Rai 1 il 2016 arriva un minuto prima, imbarazzo a L’Anno che Verrà
Si direbbe che per una gaffe ben confezionata con tutti i crismi del caso basta un attimo. Nello specifico basta un minuto. Sono semplici sessanta secondi di cui, in un altro frangente, non si sarebbe accorto nessuno (quante volte i programmi in prima serata iniziano in ritardo rispetto all'orario annunciato senza che la cosa ci sconfinferi più di tanto?). Eppure se di mezzo c'è l'unico conto alla rovescia che abbia davvero un senso nella nostra scansione convenzionale del tempo, è facile che la gente se ne renda conto e lo faccia notare.
Gli auguri di Rai 1 alle 23,59
Quello che è accaduto è molto semplice: siamo su Rai 1, in diretta da Matera, con il consueto appuntamento del 31 dicembre con "L'Anno che Verrà". Alla conduzione Amadeus e Rocco Papaleo, con Claudio Lippi assente giustificato dell'ultimo minuto a causa di un malore. Giunti al punto più importante della serata, ovvero il countdown per lo scoccare della mezzanotte e l'arrivo del 2016, ci si rende conto che tra il fuso di Matera e quello di Bari (dove si tiene l'altro concerto di Capodanno, quello di Gigi D'Alessio su Canale 5) passa un minuto di differenza. E siccome la longitudine delle due città è la stessa, la cosa risulta abbastanza curiosa. Come molti su Twitter hanno poi confermato, molto semplicemente su Rai 1 il Capodanno è stato anticipato di sessanta secondi. La corsa alla polemica non si è fatta attendere e la "gaffe" del programma è subito diventato un mezzo per la polemica spicciola contro un servizio pubblico inefficiente (come se l'offerta tv scarsa della Rai dipendesse dalla precisione degli orologi di Viale Mazzini). Però è lecito ammettere che l'imbarazzo era legittimo, a dispetto di un programma che, per la verità, ha ottenuto un risultato di ascolti a dir poco egregio, doppiando la concorrenza di Gigi D'Alessio su Canale 5.
La Rai e il calendario gregoriano
Si attendono puntuali e circostanziate spiegazioni da parte di Rai 1 per questo sacrilegio, probabilmente ci si appellerà all'errore di calcolo del calendario Gregoriano. Ma in fondo che cos'è il tempo, se non una questione meramente relativa? Il tempo non esiste e, come saggiamente ci ricordava Luciano De Crescenzo in un celebre film, sarebbe più corretto dire che è sempre il 32 dicembre: il Capodanno, in un certo senso, non ha motivo di essere festeggiato né un minuto prima, né un minuto dopo.