10 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Isola dei Famosi 2018

Striscia: “Non importa che sia Mediaset, il canna-gate dimostra la finzione dell’Isola”

Attraverso un posto pubblicato su Instagram, Striscia la notizia chiarisce i motivi dell’apparente guerra dichiarata all’isola dei famosi, reality che va in onda sulla stessa rete: “Questo lavoro di “smontaggio” Striscia lo fa tutte le sere senza guardare in faccia a nessuno: trasmissioni Rai, Sky o Mediaset, non importa”.
A cura di Stefania Rocco
10 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Attraverso un post pubblicato su Instagram, Striscia la notizia chiarisce i motivi dell’apparente crociata ingaggiata contro L’Isola dei famosi con la vicenda ormai ribattezzata “canna-gate”. In risposta al giornalista Valerio Palmieri – che in un altro post aveva accusato il Tg di Antonio Ricci di aver trasceso i limiti auspicabili anche nel caso di un’“inchiesta” come questa, da Striscia fanno sapere:

Valerio Palmieri smettila di diffondere fake news, tu e i tuoi compagni di merende. Ti ricordiamo bene, dalla Panicucci, agli inizi del “canna-gate”, mentre provavi  miseramente a sminuire e tentavi inutilmente di insabbiare ciò che fin da subito era evidente a tutti. Come è evidente la violazione del regolamento dell’Isola dei famosi, confermato anche dall’intervista a Chiara Nasti pubblicata proprio dal giornale per cui scrivi. Quello che da sempre Striscia la notizia propone “è un lavoro di smontaggio, di messa a nudo di quei meccanismi che sono in grado di rivelare al telespettatore la natura di finzione della tv” (così scrive Antonio Ricci nella prefazione al suo libro Striscia la tivù). Questo lavoro di “smontaggio” Striscia lo fa tutte le sere senza guardare in faccia a nessuno: trasmissioni Rai, Sky o Mediaset, non importa. Nel caso dell’Isola dei famosi, il canna-gate (tralasciando il fatto che in Honduras si rischiano fino a 20 anni di carcere) è solo uno dei grimaldelli che usiamo per smontare la finzione del reality e per mostrare i possibili inganni nei confronti dei telespettatori, nonostante le reticenze e i tentativi di insabbiamento di tanti come te. Ma a te, scrivi, “tutto questo fa schifo”. Certo, perché sei costretto a coltivare e ad allevare certi personaggetti  per poi poter scrivere ancora i tuoi articoli. Lo capiamo benissimo: i tuoi “conflitti di interessi” sono evidenti a tutti. Non inventare fantasiose guerre con Magnolia  e non nasconderti dietro la falsa difesa di Alessia  Marcuzzi: lei sa benissimo difendersi da sola e, anzi, avvocati come te rischiano solo di danneggiarla ulteriormente.

Quanto agli “incrementi di ascolti”: se c’è qualcuno che, guardando l’Auditel, deve ringraziare  Striscia, quel qualcuno è l’Isola dei famosi.

Ciao e tanti saluti alla parrocchietta.

@vapalm smettila di diffondere fake news, tu e i tuoi compagni di merende. Ti ricordiamo bene, dalla Panicucci, agli inizi del “canna-gate”, mentre provavi  miseramente a sminuire  e tentavi inutilmente di insabbiare ciò che fin da subito era evidente a tutti. Come è evidente la violazione del regolamento dell’Isola dei famosi, confermato anche dall’intervista a Chiara Nasti pubblicata proprio dal giornale per cui scrivi. Quello che da sempre Striscia la notizia propone “è un lavoro di smontaggio, di messa a nudo di quei meccanismi che sono in grado di rivelare al telespettatore la natura di finzione della tv” (così scrive Antonio Ricci nella prefazione al suo libro Striscia la tivù). Questo lavoro di “smontaggio” Striscia lo fa tutte le sere senza guardare in faccia a nessuno: trasmissioni Rai, Sky o Mediaset, non importa. Nel caso dell’Isola dei famosi, il canna-gate (tralasciando il fatto che in Honduras si rischiano fino a 20 anni di carcere) è solo uno dei grimaldelli che usiamo per smontare la finzione del reality e per mostrare i possibili inganni nei confronti dei telespettatori, nonostante le reticenze e i tentativi di insabbiamento di tanti come te. Ma a te, scrivi, “tutto questo fa schifo”. Certo, perché sei costretto a coltivare e ad allevare certi personaggetti  per poi poter scrivere ancora i tuoi articoli. Lo capiamo benissimo: i tuoi “conflitti di interessi” sono evidenti a tutti. Non inventare fantasiose guerre con Magnolia  e non nasconderti dietro la falsa difesa di Alessia  Marcuzzi: lei sa benissimo difendersi da sola e, anzi, avvocati come te rischiano solo di danneggiarla ulteriormente. Quanto agli “incrementi di ascolti”: se c’è qualcuno che, guardando l’Auditel, deve ringraziare  Striscia, quel qualcuno è l’Isola dei famosi. Ciao e tanti saluti alla parrocchietta.

A post shared by Striscia la notizia (@striscialanotizia) on

Le accuse cui Striscia ha deciso di replicare

La risposta di Striscia arriva poche ore dopo la pubblicazione di un commento al vetriolo postato da Palmieri sui social. Giornalista del gruppo Mondadori, l’uomo aveva accusato la trasmissione di avere screditato troppo a lungo e in maniera ingiustificatamente dura la conduttrice Alessia Marcuzzi, chiedendosi come mai una trasmissione Mediaset stronchi così pesantemente un prodotto offerto dalla stessa emittente televisiva:

Ogni sera "Striscia la notizia" dedica almeno dieci minuti all'"Isola dei famosi" e alla sua conduttrice, Alessia Marcuzzi. Lo fa accusando il programma di ogni scorrettezza, dal canna-gate, alle prove taroccate, dagli autori che fanno pressione sui naufraghi per le nomination ai privilegi tipo il telefonino sull'Isola o i cocchi in omaggio, il tutto si conclude con l'accusa alla Marcuzzi di essere "svicolona" o "pinocchietta" perché non denuncerebbe queste mancanze e, anzi, difenderebbe il programma, la produzione, gli autori, Canale 5. Ovviamente non manca mai il video in cui Alessia, nella sit-com" Così fan tutte", mangia un wurstel, giusto per alludere (era già allusiva la gag, ma era in un contesto comico) a una certa disinvoltura sessuale della conduttrice.

Ora mi chiedo, e ho il diritto di farlo, visto che non ho nulla da nascondere e nessun conflitto di interessi se non il fatto che voglio bene alla Marcuzzi, perché mai un programma come "Striscia" si accanisca tanto su un programma della stessa azienda e della stessa rete, e perché insista a colpire una donna con accuse pesanti, pressanti, offensive della sua dignità. La risposta è sempre la stessa, e ciré che "Striscia" può farlo perché è un programma libero che non guarda in faccia nessuno e bla bla bla, ma io la penso diversamente. Io penso che "Striscia" lo faccia perché grazie a questi attacchi personali e violenti riesce ad incrementare i propri ascolti e a battere finalmente "I soliti ignoti" di Raiuno, perché il pubblico ama questi attacchi, ama la gente che litiga, ama le offese. Credo che lo faccia perché ha in corso una guerra con Magnolia iniziata con il caso "Masterchef". Credo che lo faccia perché alla fine questa è "televisione" e in tv è tutto una metafora, le veline mezze nude che ballano sono una metafora, due comici che anziché fare ridere attaccano una donna sono solo una metafora. Ma a me tutto questo fa schifo, e lo dico. Oltretutto perché arma quei subumani che insultano i personaggi famosi sui social, perché stravolge una realtà in cui le responsabilità sono altre, perché è lo specchio di un odio che sta distruggendo la nostra società.

Ogni sera "Striscia la notizia" dedica almeno dieci minuti all'"Isola dei famosi" e alla sua conduttrice, Alessia Marcuzzi. Lo fa accusando il programma di ogni scorrettezza, dal canna-gate, alle prove taroccate, dagli autori che fanno pressione sui naufraghi per le nomination ai privilegi tipo il telefonino sull'Isola o i cocchi in omaggio, il tutto si conclude con l'accusa alla Marcuzzi di essere "svicolona" o "pinocchietta" perché non denuncerebbe queste mancanze e, anzi, difenderebbe il programma, la produzione, gli autori, Canale 5. Ovviamente non manca mai il video in cui Alessia, nella sit-com" Così fan tutte", mangia un wurstel, giusto per alludere (era già allusiva la gag, ma era in un contesto comico) a una certa disinvoltura sessuale della conduttrice. Ora mi chiedo, e ho il diritto di farlo, visto che non ho nulla da nascondere e nessun conflitto di interessi se non il fatto che voglio bene alla Marcuzzi, perché mai un programma come "Striscia" si accanisca tanto su un programma della stessa azienda e della stessa rete, e perché insista a colpire una donna con accuse pesanti, pressanti, offensive della sua dignità. La risposta è sempre la stessa, e cioé che "Striscia" può farlo perché è un programma libero che non guarda in faccia nessuno e bla bla bla, ma io la penso diversamente. Io penso che "Striscia" lo faccia perché grazie a questi attacchi personali e violenti riesce ad incrementare i propri ascolti e a battere finalmente "I soliti ignoti" di Raiuno, perché il pubblico ama questi attacchi, ama la gente che litiga, ama le offese. Credo che lo faccia perché ha in corso una guerra con Magnolia iniziata con il caso "Masterchef". Credo che lo faccia perché alla fine questa è "televisione" e in tv è tutto una metafora, le veline mezze nude che ballano sono una metafora, due comici che anziché fare ridere attaccano una donna sono solo una metafora. Ma a me tutto questo fa schifo, e lo dico. Oltretutto perché arma quei subumani che insultano i personaggi famosi sui social, perché stravolge una realtà in cui le responsabilità sono altre, perché è lo specchio di un odio che sta distruggendo la nostra società.

A post shared by Valerio Palmieri (@vapalm) on

Alessia Marcuzzi ha smesso di rispondere

Dal canto suo, dopo il tapiro ricevuto e l’esplosione di rabbia in diretta contro Eva Henger, la Marcuzzi ha smesso di discolparsi o di scrivere sui social al fine di dare sfogo al fastidio accumulato. Padrona di casa dell’Isola dei famosi, ha tentato di difendere la sua trasmissione e il lavoro prodotto fino a oggi per far sì che il format di punta Mediaset, almeno al momento e per ciò che riguarda la sfera dei reality, continui a soddisfare le esigenze d’ascolto previste. Per il resto, Striscia compresa, ha lasciato chiaramente intendere di non accettare altre provocazioni.

10 CONDIVISIONI
556 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views