Sky cresce negli utili, stabili gli abbonati anche senza Champions League

Il colosso Sky dalla Gran Bretagna sorride perché in chiusura d'esercizio, al 30 giugno, mostra un utile netto consolidato di pertinenza pari a 1,95 miliardi di sterline contro gli 865 milioni dell'esercizio precedente. Cresce l'utile lordo del 48% tenendo conto anche dei risultati delle divisioni italiane e tedesche, Sky Italia e Sky Deutschland acquisite dal capogruppo nel novembre scorso. Crescono anche gli abbonati in Gran Bretagna e in Germania, solo in Italia restano stabili dopo tre anni di crescita negativa, nonostante lo scorso anno la Champions League fosse in esclusiva. Ma i conti Sky sono buoni, il fatturato è in crescita del 5%, il dividendo per azione sale a 32,8 pence per azione ed è in crescita al 3%.

Nel Regno Unito e in Irlanda, Sky non accenna a diminuire la crescita con 973mila nuovi clienti e, sui 21 milioni complessivi di abbonati, soltanto oltremanica ci sono 12 milioni di abbonati. Sky Italia, in questo scenario, presenta un fatturato pari a 2,086 miliardi di sterline, pari a 2,95 miliardi di euro. Da quando la divisione italiana è stata acquisita nel gruppo di Murdoch, i profitti sono stati di 25 milioni di sterline, il ricavo medio per abbonato è stabile a 43 euro. In Italia ci sono 4,7 milioni di abbonati con una crescita di 387.000 nuovi clienti per i servizi integrativi a pagamento. Anche le disdette sono diminuite: il 9.6% del totale degli abbonati, dato in calo rispetto al 10.3% di un anno fa. Cresce anche l'utilizzo di Sky Go, ormai lo usa il 50% degli abbonati.

Nonostante quest'anno l'offerta Sky Italia non presenti la Champions League in esclusiva e i diritti speciali sul campionato di calcio di Serie A, come le interviste a bordocampo e le telecamere negli spogliatoi, può comunque offrire rispetto a Mediaset tutte le partite di Serie A e B in esclusiva, la Liga spagnola in esclusiva e tutta l'Europa League.