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Simona Ventura si commuove: “Quando mio figlio Niccolò è stato accoltellato sono morta”

Simona Ventura è stata ospite della puntata di ‘Porta a Porta’ trasmessa martedì 26 febbraio. La conduttrice è tornata con la mente al drammatico episodio dell’aggressione a suo figlio Niccolò Bettarini. Inoltre, ha parlato del suo ritorno in tv. Dal 16 aprile, infatti, condurrà ‘The Voice of Italy 2019’.
A cura di Daniela Seclì
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Simona Ventura è stata ospite della puntata di ‘Porta a Porta‘ trasmessa martedì 26 febbraio. La conduttrice si prepara a tornare in onda con ‘The Voice of Italy 2019‘. Il talent di Rai2 segnerà anche il suo ritorno in Rai. L'intervista rilasciata a Bruno Vespa è stato anche un modo per ricordare un momento drammatico vissuto nei mesi scorsi. A luglio, infatti, suo figlio Niccolò Bettarini è stato accoltellato fuori da una discoteca: "Perché volevano ucciderlo? È una domanda che rimane senza risposta. Un tempo c'erano le risse, ma oggi c'è una latente vigliaccheria. Quindici contro uno, dieci contro uno, è un mondo che un po' spaventa. Lui ha difeso un amico. Loro l'hanno riconosciuto e gli hanno detto ‘Sei figlio di Bettarini, ti ammazziamo'".

Il racconto dell'aggressione a Niccolò Bettarini

Simona Ventura, commossa, ha raccontato come ha appreso dell'aggressione subita da Niccolò Bettarini e le sensazioni provate quando ha ricevuto la telefonata che nessuna madre vorrebbe mai ricevere: "Quella telefonata ha svoltato anche la mia vita. Sono morta e rinata in dieci secondi. Ero in Calabria per lavoro. Tengo sempre il telefono acceso. Il mio più grande incubo, come quello di ogni mamma, è ricevere una telefonata nel cuore della notte. Ho ricevuto questa telefonata alle 05:30 del mattino, stavo andando all'aeroporto. Dall'altra parte c'era un'amica di Niccolò, una ragazza meravigliosa che l'ha difeso, che piangeva. Mi si è gelato il sangue". E ha aggiunto:

"Mi ha detto ‘Niccolò è stato accoltellato, siamo in ospedale'. Da una parte mi sono disperata. Quando ti muore un figlio, però, una madre lo sente e io questa sensazione dentro non l'ho sentita. Sono partita, ero fuori dalla grazia di Dio. Tutti mi hanno chiamato, le istituzioni mi sono state vicinissime, dai Carabinieri, alla Polizia, al Sindaco di Milano. Quando sono arrivata in ospedale, al di là del fatto che stesse bene e di questo ringrazio il Signore perché trovo che siamo stati miracolati, ma era davvero trasfigurato da quante botte aveva preso in testa, ovunque. Non l'ho quasi riconosciuto. Però era vivo. Adesso anche le piccole cose per me hanno un valore fondamentale".

Il 16 aprile inizia The Voice of Italy 2019

Il 16 aprile, Rai2 lascerà spazio alla prima puntata di ‘The Voice of Italy 2019'. L'edizione andrà in onda per otto settimane. Sette puntate saranno registrate, mentre la finale sarà in diretta. Simona Ventura ha raccontato come è avvenuto il suo ritorno in Rai:

"Una domenica di dicembre mi chiama Carlo Freccero che si era appena insediato alla guida di Rai2. Rispondo e mi dice ‘Non farmi perdere tempo, vuoi fare The Voice con me?‘. E io ho detto ‘Ne sarei onorata' e poi ha messo giù. Poi ci siamo incontrati. Io sono molto istintiva e ho capito che quello era il momento giusto per tornare. Tornare in azienda è stato veramente bello. Ritrovo le maestranze, quella forza, quell'energia e spero di dare il mio contributo".

Il dibattito sulle donne che parlano di calcio

Dopo il polverone sollevato da Fulvio Collovati e dalle sue dichiarazioni sulle donne che parlano di calcio, Simona Ventura ha detto la sua. Per anni è stata al timone di programmi sportivi e dunque, ritiene con cognizione di causa che le donne possano parlare di tutto. Allo stesso modo, anche gli uomini possono occuparsi di argomenti che un tempo venivano relegati alla sfera femminile:

"Sulle donne e lo sport posso dire la mia perché il calcio è stato il filo rosso della mia vita. Io penso che le donne possano parlare di calcio come gli uomini possono parlare di taglio e cucito. Oggi troviamo molti uomini in cucina, un tempo si sarebbe guardato a questo con sospetto. Bisogna un po' meritarselo e avere l'autorevolezza per poterne parlare. Il mondo del calcio è molto cambiato in questi anni, quando mi sono fidanzata con Stefano Bettarini era il 1996, io mettevo parrucca e occhiali per andare a trovarlo perché sapevo che con il mio lavoro avrei creato dei problemi e degli ostacoli a lui. Oggi, invece, quasi tutte le donne entrano nelle carriere dei propri mariti e lo trovo giusto".

Qui il video della puntata di ‘Porta a Porta'.

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