Si chiude la stagione più difficile per Le Iene, tra i successi di ascolti e il delicato caso Toffa
Il 23 maggio è andata in onda l'ultima puntata de Le Iene di questa stagione. Condotto da Ilary Blasi e Teo Mammucari, lo show ideato da Davide Parenti ha salutato il suo pubblico dando appuntamento alla stagione autunnale. Anche quest'anno il programma si è confermato una vera e propria colonna per le reti Mediaset, collezionando dati in termini di ascolti che permettono alla squadra di sorridere ed essere molto soddisfatta. Più di 2 milioni di telespettatori e una percentuale di share al di sopra dell'11% per l'ultima puntata. Numeri importanti, che il programma aveva realizzato più volte nel corso della stagione, al netto di una concorrenza particolarmente complessa e strutturata nei due giorni di messa in onda, domenica e mercoledì.
Non c'è stata l'improvvisata di Nadia Toffa per un ultimo saluto prima della fine della stagione. La conduttrice, costretta al forfait nelle scorse settimane a causa delle cure che la stanno costringendo a un riposo forzato, era stata protagonista due domeniche fa con una telefonata in diretta, in cui aveva rassicurato i telespettatori sulle sue condizioni e sulla voglia di tornare presto dietro la scrivania de Le Iene.
Il malore improvviso della Toffa ha inevitabilmente condizionato questa stagione de Le Iene e l'evolversi delle sue condizioni di salute ha certamente dato vita, involontariamente, a una imprevista narrazione laterale al programma televisivo. Il gruppo si è stretto attorno a lei, supportandola, manifestandole massima solidarietà e comprendendo l'importanza che le sue condizioni di salute avessero assunto per il pubblico dopo il malore a fine 2017. Il suo stato di salute ha fatto registrare una enorme partecipazione dell'opinione pubblica e, non a caso, Nadia Toffa ha scelto di raccontare in diretta le fasi più complicate della malattia nel giorno del suo ritorno a Le Iene, rivelando di aver scoperto di avere un cancro proprio grazie a quel mancamento improvviso che la obbligò ad un ricovero d'urgenza diversi mesi fa.
Non si fatica a dire che un accanimento mediatico ci sia stato, pressoché inevitabile, originato da un effetto a catena incontrollabile che il gruppo de Le Iene ha gestito nel migliore dei modi, forse l'unico possibile, ovvero come farebbe una famiglia, nel tentativo di mitigare l'attenzione morbosa su una vicenda così delicata. Era ineludibile dedicarle un pensiero, ma bisognava farlo senza esagerare. Un approccio, questo, che tuttavia è riuscito a ridurre solo in parte la lunghissima scia della notizia.
Nonostante siano passati diversi mesi dall'accaduto, ancora oggi un post social qualsiasi di Nadia Toffa è in grado di generare immediato coinvolgimento e il solo annuncio di una serata di riposo può condurre ad una reazione di isterica preoccupazione. Lei stessa sembra averlo compreso, adattandosi ad un utilizzo pacato di questi strumenti nelle ultime settimane. Non è condannabile l'umana comprensione, l'affetto istintivo per una persona malata, ma la vicenda è stata recentemente caratterizzata da sviluppi a cadenza settimanale che hanno trasformato il caso Toffa, volente o nolente, in una sorta telenovela, ai limiti con l'ossessione. Impossibile capire se gli ascolti della trasmissione siano stati favoriti dal caso Toffa e, in fondo, sarebbe poco interessante, perché la tv non è più solo quello che accade in onda, ma soprattutto quanto succede fuori. L'augurio è che la pausa estiva, oltre alla guarigione definitiva dell'inviata e conduttrice, possa portare con sé un ridimensionamento del vortice mediatico. Rimettiti presto, Nadia!