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Scamarcio ad Annozero accusa Bondi per i tagli alla cultura

Ad Annozero gli attori Riccardo Scamarcio e Giulio Scarpati protestano contro il taglio dei fondi alla cultura previsto dal ministro Bondi.
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La puntata di Annozero andata in onda il 18 novembre 2010 è stata interamente dedicata alla cultura e ha avuto come titolo "Macerie". L'unica vittima della serata è stata il ministro della Cultura Sandro Bondi che ha dovuto difendersi dagli attacchi incrociati che arrivavano da tutti. Insomma un Bondi contro tutti che ha comunque saputo tenere la calma anche se spesso è stato in difficoltà e ha fatto delle gaffe sul cinema.

Uno degli attacchi ricevuti è quello sferzato dal mondo dello spettacolo raggruppato nel movimento 100 Autori e riunito a Fontana di Trevi a Roma in diretta con Annozero per protestare contro i tagli alla cultura.

Il portavoce degli artisti del mondo dello spettacolo è stato Riccardo Scamarcio che gli dice: "Ma come è possibile rilanciare l'economia senza partire dalla cultura? Tutti pensano che il nostro settore è assistito ma non è così. Il nostro settore genera ricchezza al paese e dà lavoro a 250 mila persone" . Successivamente gli artisti chiedono a Bondi, in rappresentanza del governo, il rinnovo degli sgravi fiscali per il cinema e un progetto per la cultura.

Bondi si dice disponibile a rinnovare il tax credit e tax shelter entro la fine dell'anno.

Poi interviene il regista Paolo Sorrentino che accusa pesantemente: "Ho il sospetto che ci sia un motivo politico dietro il mancato rinnovo degli sgravi fiscali. Il cinema italiano di oggi fa paura". La dichiarazione è presto smentita dal ministro che poi fa una gaffe memorabile e si complica inutilmente la vita, dice di aver molto apprezzato Gomorra di Sorrentino. Ma i fischi dei rappresentanti non gli fanno finire la frase, Sorrentino allora ancora più nervoso dice: "Posso testimoniare che quando vide Gomorra tremava e lei non ha mai visto il Divo!".

Bondi protesta con forza dicendo: "Non è vero, non è vero l'ho visto due volte il Divo!".

Ma poi da Roma Giulio Scarpati gli fa notare che Gomorra non è di Sorrentino ma di Matteo Garrone.

Gli attacchi per Bondi arrivano anche da Veltroni presente in studio che riporta alcune dichiarazioni del ministro che ha definito gli attori degli accattoni ‘schiavi e proni' e gli ricorda anche la volontà del ministro di "voler mettere becco sulla scelta della giuria di Venezia". Bondi nega cerca di giustificarsi. Ma questa non è decisamente la sua serata più felice.

Lazzaro Langellotti

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