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Sanremo 2021, la prima foto della scenografia del 71° Festival

Il Festival di Sanremo è ormai alle porte e il Teatro Ariston si prepara ad accogliere gli ospiti di questa 71esima edizione. Come ogni anno la scenografia è diversa, sempre più bella e maestosa e il 2021 chiede che vengano rispettate anche le norme anti-covid. La prima immagine della scenografia mostra un lavoro decisamente futuristico, e non è un caso, come dichiarano Gaetano e Maria Chiara Castelli che hanno curato ogni minimo dettaglio.
A cura di Ilaria Costabile
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Manca ormai davvero poco al Festival di Sanremo 2021 e anche il palco del Teatro Ariston sta prendendo una nuova forma. Come ogni edizione, la scenografia firmata da Gaetano e Maria Chiara Castelli vuole essere maestosa e d'impatto, ma mai come quest'anno il lavoro del team di scenografi è volto ad un messaggio molto più chiaro e preciso, frutto delle suggestioni raccolte in questi mesi in cui gli italiani hanno dovuto fare i conti con un nuovo concetto di normalità e durante i quali non si è mai smesso di guardare al futuro.

Una scenografia che guarda al futuro

Raggiunti da Tv Sorrisi e Canzoni, Gaetano e Maria Chiara Castelli hanno raccontato alla nota rivista qual è il lavoro alla base della scenografia che accoglierà gli ospiti dei questa 71esima edizione del Festival di Sanremo. Quest'anno la sfida per i designer è stata, poi, ancor più ardua, considerando che grande assente di questo Sanremo 2021 sarà il pubblico, ma forse questo ha reso il lavoro ancor più interessante:

Amadeus dice che questo non sarà il suo secondo Festival, ma il primo verso un altro futuro. E lo sarà anche per la scenografia, per la quale abbiamo immaginato un’astronave e una sorta di stargate, verso un futuro migliore al quale aspirare.

Un lavoro di squadra

L'obiettivo è quello di rendere la scenografia non soltanto rispondente alle norme di sicurezza anti-covid, ma che riesca a riempire quegli spazi che a causa del distanziamento potrebbero sembrare vuoti a chi li guarda dallo schermo della tv, come hanno spiegato i due scenografi: "Abbiamo cercato di sfruttare il più possibile gli spazi, anche per la necessità, ad esempio, di distanziare l’orchestra. E allo stesso tempo di sopperire al senso di vuoto, utilizzando anche le pareti laterali fino alla galleria, creando un “involucro” che con la sua forma di astronave aumentasse la profondità". In loro soccorso sono giunti anche il regista del Festival, Stefano Vicario e il direttore delle luci, Mario Catapano che hanno contribuito a rendere ancor più prezioso questo lavoro, come hanno affermato Gaetano e Maria Chiara Castelli:

Un lavoro avviato da molti mesi con loro e con una squadra di professionisti eccezionali con i quali, per la prima volta, siamo anche “usciti” dall’Ariston in un nuovo spazio scenografico dove ci sarà una telecamera che, dall’alto, potrà varcare la soglia del teatro.

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