Sanremo 2019, Claudio Baglioni: “Mahmood è italiano! Vorrei essere nel suo cuore in questo momento”
La conferenza finale del Festival di Sanremo 2019 si apre, come di consueto, con il commento dei numeri da parte della direttrice di Rai1 Teresa De Santis, alla presenza dei protagonisti della kermesse, il direttore artistico Claudio Baglioni e i co-conduttori Virginia Raffaele e Claudio Bisio. Grandi ascolti tra i giovanissimi, confermata l'edizione dei record sul target 8-24 con un incremento costante. Il picco di ascolto si è avuto con Eros Ramazzotti, 13 milioni netti, il picco di share all'1.27 con la proclamazione del vincitore: 73.65%. Sulle polemiche su Mahmood: "Italo-egiziano? È italiano al 100%".
Le parole di Claudio Baglioni
"Le canzoni sono arte tascabile, stelle fisse che restano nella memoria". Parola e musica di Claudio Baglioni nella conferenza finale del Festival di Sanremo, un bilancio felice: "Ho mantenuto alcune promesse grazie alla Rai e alla squadra che ha lavorato a questo Festival". È stato ringiovanito il Festival.
Sono veramente contento di aver mantenuto alcune promesse con Rai, le varie equipe, la squadra che ha lavorato a questo Festival. Quella che sembrava una favola, qualcuno che provenisse da Sanremo Giovani e Area Sanremo arrivare fino alla fine, è successo. La previsione più incredibile si è verificata: uno dei due vincitori ha vinto il Festival.
Le parole su Mahmood
"Baglioni, Mahmood italo-egiziano? E' italiano". Nel Festival di Sanremo che ha privilegiato la musica italiana ha vinto un italo-egiziano, Mahmood? Questa la domanda, ma Claudio Baglioni risponde: "Non credo che il trattino sia appropriato, è un ragazzo italiano".
È da zero a tutta. Mi piacerebbe essere nei panni di Mahmood, ricordo che quando ebbi la percezione che qualcosa stava cambiando nella mia vita, quando mi dissero che Piccolo Grande Amore era secondo in classifica, cominciai a girare per le strade e vedevo le finestre e dicevo: "Lì dietro c'è qualcuno che mi conosce". È una cosa stranissima la notorietà. Credo che a Mahmood gli sia infilato un ciclone nella sua vita, spero positivo, avrei tanto voluto essere nel suo cuore ieri. Sono emozioni fondamentali.
I ringraziamenti di rito a Claudio Bisio e Virginia Raffaele, poi un appello a fare in modo che questo Festival rimanga così.
Claudio Bisio e Virginia Raffaele hanno avuto grande generosità nel condurre questo Festival. C'è stato un grande senso di appartenenza da parte loro, anche di umiltà al servizio del Festival. Sono esperienze di vita, che lasciano traccia e che fanno già pensare che ne sentiremo bisogno. Non vedevamo l'ora che finisse, ora cominciamo a dire "Oddio, è finita". Continuate a mantenere il Festival vicino alla musica perché in questo c'è un segnale di cambiamento, che può sembrare anche piccolino, ma io lo ritengo un po' epocale. Il fatto che avvenga a Sanremo può essere un grande segnale.
Le parole di Teresa De Santis
Il Festival ha fatto un risultato altissimo, non c'è nessun tetto o vincolo in base ai risultati con la pubblicità. È stata l'edizione dei record sul target 8-15, 15-24. In sintesi, con estrema chiarezza, è questo il punto della direttrice Teresa De Santis.
Abbiamo avuto un incremento costante sui giovanissimi. Sanremo ha vinto e ha dato a Rai1 una nuova visibilità presso un pubblico di giovanissimi che su Rai1, altrimenti non sarebbe passato. La serata finale ha avuto circa due punti di share sotto la finale dello scorso anno, ma sono oscillazioni fisiologiche che non ci preoccupano. In termini assoluti, dalla seconda puntata a 9.1 milioni, la terza 9.4, quarta 9.5, quinta puntata abbiamo chiuso con 10.6 milioni. Oltre allo share, valgono i numeri assoluti. E l'intera edizione ha avuto 9.7 milioni di ascolti medio, share 49.38%. Questo valore complessivo è di tre punti più alto rispetto alla media degli ultimi 15 anni.