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Sabrina Scampini rivela in diretta: “Ho avuto un tumore, grazie a Nadia Toffa mi sento meno sola”

Nel corso della puntata di ‘Quarto Grado’ trasmessa venerdì 16 febbraio, Sabrina Scampini ha svelato la lotta che ha combattuto nell’ultimo anno. Ha scoperto di avere un tumore e dopo diversi cicli di chemioterapia e radioterapia è riuscita a sconfiggerlo. Sentendo le parole pronunciate da Nadia Toffa in diretta, si è sentita meno sola.
A cura di Daniela Seclì
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Nella puntata di ‘Quarto Grado‘ trasmessa venerdì 16 febbraio, la parola chiave prescelta era ‘Guerrieri'. Proprio ricollegandosi a questa parola, Sabrina Scampini ha voluto rivelare la battaglia che ha condotto nell'ultimo anno. La giornalista ha avuto un tumore:

"Ne voglio parlare qui a ‘Quarto Grado' perché per me siete la mia famiglia. Tanti spettatori mi hanno chiesto in questi mesi se io avessi dei problemi di salute. Voglio dare delle risposte. Un anno fa ho scoperto di essermi ammalata, di avere un tumore. Mi sono operata e nei mesi successivi ho fatto dei cicli di chemioterapia, poi ho fatto la radioterapia. Due settimane fa ho finito".

La Scampini è guarita dopo cicli di chemio e radioterapia

Sabrina Scampini ha spiegato di essere guarita dopo essersi sottoposta a dei cicli di chemioterapia e radioterapia e di non provare rancore verso chi – nelle scorse settimane – l'ha presa in giro sui social: "Io sono guarita, è un fatto di prevenzione. Mi hanno chiesto in molti se avessi problemi di salute perché ho avuto per mesi una coda, che all'inizio era una bella coda poi è diventata sempre più spennacchiata. Sui social mi hanno anche un po' preso in giro, ma voglio dire che non ci sono rimasta male perché era impossibile per chi lo ha scritto, immaginare che cosa stessi passando".

Il ringraziamento a Nadia Toffa

Sabrina Scampini ha voluto ringraziare pubblicamente Nadia Toffa che nei giorni scorsi ha parlato del cancro contro il quale ha lottato: "Quando ho sentito le parole di Nadia Toffa questa settimana, mi hanno molto colpito. Avrei voluto abbracciarla anche se non la conosco personalmente. So esattamente cosa abbia vissuto. Condivido con Nadia il fatto che sia un traguardo molto importante quando finisci queste terapie così violente e così invasive. Spero di cuore che il mio messaggio possa servire a chi non sta bene, per sentirsi meno solo come è successo a me con le parole di Nadia Toffa, una guerriera".

La cuffia ipotermica per ridurre la caduta dei capelli

Sabrina Scampini, poi, ha parlato di un metodo sperimentale, una cuffia ipotermica che ha ridotto la caduta dei capelli durante la terapia: "Io non ho mai portato una parrucca, questi sono capelli miei, li ho tagliati quando sono ricresciuti perché ho avuto la possibilità di indossare una cuffia ipotermica che è uno strumento ancora sperimentale, che non va bene per tutti i tipi di tumore ma per molti sì. Io spero che possa essere inserito presto in tutti i reparti oncologici perché la questione dei capelli è importantissima non è estetica, è una questione di dignità e di privacy. Io non mi sono mai sentita malata, è vero che ti senti una guerriera e ogni volta che entri in un reparto di oncologia tu hai attorno a te tante guerriere. Molte sono meno fortunate e devono combattere per anni, alcune non ce la fanno".

L'importanza della prevenzione

La giornalista ha invitato tutte le donne a fare prevenzione: "Io ce l'ho fatta perché l'ho scoperto in tempo. La prevenzione…io non l'avrei mai scoperto se non avessi fatto gli esami di routine. Tante donne ci seguono, tutte le mie amiche hanno fatto prevenzione da quando mi sono ammalata e c'è stata un'impennata di mammografie a Roma. Consiglio a tutte di fare gli esami anche se non ci sono casi in famiglia".

Quarto Grado le ha permesso di lavorare con dignità

Infine ha ringraziato la redazione di ‘Quarto Grado' e tutti coloro che le sono stati vicini: "Poi è importante avere delle persone che ti sostengano. Lo hanno fatto la mia famiglia, i miei amici e voi di ‘Quarto Grado'. Lo sapevano pochissime persone, tu Gianluigi eri tra queste. Devo ringraziare Siria Magri che è una delle prime che l'ha saputo. È la curatrice di ‘Quarto Grado' e ha curato anche me. Mi ha permesso di lavorare con dignità, senza mai farmi sentire malata e questa è un'altra questione importantissima".

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