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Rudy Zerbi: “Ad Amici perché la Sony mi cacciò, dovevo lavorare perché ho tanti figli”

Coach ad “Amici”, Rudy Zerbi racconta per la prima volta di essere entrato a far parte del cast del talent dopo essere stato cacciato via dalla Sony: “Accettai la proposta di Maria De Filippi anche perché dovevo lavorare, avendo più figli dei Teletubbies”.
A cura di Stefania Rocco
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Intervistato dal sito Thetwigmagazine, Rudy Zerbi racconta per la prima volta di essere arrivato ad “Amici” dopo essere stato mandato via dalla Sony, società nella quale ricopriva il ruolo di presidente. Coach di canto all’interno del talent show più seguito della televisione italiana, racconta di aver accettato la proposta di Maria De Filippi per due ragioni in particolare: in primis perché gli piaceva l’idea di poter fornire un supporto concreto a chi tenta un percorso musicale ad alto livelli, e in secondo luogo perché costretto a lavorare dopo essere uscito dalla Sony.

Fino a qualche tempo fa era opinione diffusa che fosse stato lui a lasciare la celebre casa discografica perché allettato da altre proposte professionali. Racconta oggi che le cose non sarebbero andate in questo modo:

Il racconto reale è che a un certo punto in Sony avviene un riassetto societario e da un giorno all’altro mi dicono “grazie ma non ci servi più”. Io frequentavo già da qualche tempo il magico mondo di Maria. Quando ho smesso di lavorare in Sony lei è stata molto carina e mi ha proposto di partecipare ai suoi programmi. Accetto, un po’ perché mi piaceva l’idea ed ero contento di farlo, e un po’ perché dovevo lavorare, visto che ho più figli dei Teletubbies. Da lì è iniziata, è stata lei a rimettermi in gioco. Non sono mai stato insegnante di canto ad Amici" perché per farlo devi avere delle competenze tecniche e mi prenderei dei meriti che non ho. Il mio ruolo era quello di coach. So riconoscere un talento e so indicargli una strada, se non ha la minima idea di quale prendere.

Zerbi: “Mi piacerebbe condurre un quiz”

Il giudice di “Tu si que vales” confessa che per il futuro gli piacerebbe restare in televisione, sebbene in una veste diversa:

Come conduttore televisivo beh, credo che potrei condurre un quiz preserale piuttosto che una Domenica In, per dire. Non so se sarei capace, ma credo che un bravo presentatore debba saper condurre un programma al di là del fatto che ci sia musica o meno. Poi magari domani finisco a presentare un programma sull’agricoltura nei campi.

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