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Roberto Saviano parla di Lino Romano a Che Tempo Che Fa (VIDEO)

Lo scrittore napoletano propone un monologo intenso sulle vittime delle faide tra clan di camorra, contenente un invito alle istituzione a considerare le mafie come “il” problema fondamentale da risolvere.
A cura di Andrea Parrella
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'Che tempo che fa del lunedì' con Fazio e Saviano

Nella puntata di Che tempo che fa di ieri, Roberto Saviano si è esibito in un monologo molto intenso e pieno di trasporto che è partito dalla vicenda della terribile morte di Pasquale Romano, per poi affrontare il tema delle lotte intestine tra i clan in fase di scissione e i morti innocenti che esse provocano, condizionate dalla tendenza a colpire familiari, amici e persone vicine a chi in realtà si vorrebbe davvero attaccare. Parte del monologo di Saviano è stata dedicata alla lettura di una lunga lista di morti, vittime di questa dinamica, ed ha messo in evidenza quanto sia facile che, in terre universalmente conosciute come ""di camorra", la vittima di un omicidio sia sempre additato di presunta colpevolezza.

Si muore colpevoli – L'innocenza, ove mai dovesse esserci, è un fattore che non viene preso in considerazione in automatico, ma c'è sempre il bisogno di dimostrarla, il morto deve conquistarsela, visto che anche un parente o un amico, inseriti in determinati giri, possono costituire un fattore di colpevolezza. Il monologo si è concluso con una frase significativa, che in molti non hanno esitato a condividere sui social network subito dopo l'esibizione dello scrittore napoletano:""Amami quando non me lo merito, perché è proprio quello il momento in cui ne avrò bisogno".

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