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Roberto Bertolini: “Ho un fidanzato che mi aspetta a casa, mi scrivono molti ragazzi gay”

Insieme ad Andrea Pinna, Roberto Bertolini si è guadagnato la vittoria di Pechino Express. Gli Antipodi, infatti, si sono aggiudicati la quarta edizione in una gara sul filo del rasoio. Intervistato da Nuovo Tv, Bertolini parla del suo fidanzato e di quell’omosessualità che non ha mai sentito l’esigenza di specificare.
A cura di D.S.
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A sinistra i vincitori di Pechino Express 4: Andrea Pinna e Roberto Bertolini
A sinistra i vincitori di Pechino Express 4: Andrea Pinna e Roberto Bertolini

Ieri è andata in onda l'ultima puntata di Pechino Express che ha decretato vincitrice la coppia degli Antipodi, dunque Andrea Pinna e Roberto Bertolini. Quest'ultimo si è raccontato in una lunga intervista al settimanale Nuovo Tv. Innanzitutto ha raccontato di aver partecipato al docu-reality quasi per caso:

“Seguo Andrea come personal trainer dallo scorso gennaio. Lui mi aveva raccontato del provino, io non avevo mai visto il programma. Una mattina mi ha chiesto di accompagnarlo in un posto e con l’inganno mi ha fatto incontrare gli autori“.

Tra i compagni con cui ha legato di più c'è Paola Barale ed Eleonora Cortini:

“Paola Barale è una persona che vive serenamente sia la popolarità sia i rapporti umani, è autentica. Mi sono affezionato anche a Eleonora Cortini, la mora delle Professoresse dell’Eredità. È come una sorella minore per me. Ora Paola Barale mi chiede consigli su come allenarsi. Solitamente alleno persone comuni, ma tra i miei clienti ci sono anche personaggi noti come per esempio Alba Parietti. Paola è molto ligia. Alba è una donna ironica, intelligente. Cerco di portarle al limite e devo dire che entrambe sono molto forti fisicamente. Se dovessero fare a braccio di ferro con Pinna, sicuramente perderebbe lui“.

Roberto Bertolini: "Non mi reputo bello ma ai miei fidanzati sono piaciuto fisicamente"

Il personal trainer, poi, ha spiegato di non reputarsi bello. Comunque è consapevole del fatto che il suo aspetto fisico possa averlo aiutato nel primo approccio con quegli uomini con cui poi ha iniziato una relazione:

"Ai miei fidanzati sono piaciuto fisicamente, certo, poi però i legami si sono creati su altre basi. Ora, dopo due relazioni lunghe, una di sette e l’altra di tre anni, ho qualcuno che mi aspetta a casa. Lui non è geloso della mia popolarità. Non ce n’è motivo. E io non vedo perché dovrei montarmi la testa… Anche se mi fa piacere ricevere molti messaggi sia da donne che mi fanno i complimenti sia da ragazzi gay che mi ringraziano perché si sentono rappresentati".

Infine ha concluso:

“Non ho mai avuto l’esigenza di specificare la mia sessualità, sono semplicemente sempre stato me stesso. Trovo molto più interessante scoprire quello che una persona fa fuori dal letto piuttosto che dentro. Perché vivere in relazione agli altri procedendo per schemi mentali? Se voglio indossare una maglia rosa non significa che sono omosessuale“.

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