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Roberta Bruzzone sul caso Alda D’Eusanio: “Sono sconcertata, bisogna chiudere il GfVip”

Roberta Bruzzone non usa mezze misure e attacca il Grande Fratello Vip e Mediaset dopo l’esclusione di Alda D’Eusanio: “Se costruisci un programma con queste caratteristiche e fai delle polemiche e dei comportamenti negativi il filo rosso che tiene in piedi il ‘gioco’ per qualche punto di share in più, c’è una corresponsabilità”.
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"Chiudete il Grande Fratello Vip". Roberta Bruzzone è categoria nelle sue dichiarazioni a FQ Magazine. Dopo le durissime frasi di Alda D'Eusanio che le sono costate l'esclusione "per direttissima", frasi rivolte all'indirizzo di Laura Pausini e del compagno Paolo Carta ("pare che la crocchi di botte"), gli avvocati della coppia si sono mossi per chiedere tutte le ragioni del caso in sede legale. La criminologa e psicologa forense punta il dito sul format: "Sono sconcertata. Faccio fatica a pensare che l’editore non sia consapevole di cosa stia accadendo in quel determinato programma che così facendo scatena dinamiche pericolose".

Le parole di Roberta Bruzzone

Roberta Bruzzone non usa mezze misure e attacca un format incapace di andare in profondità ai temi trattati. "Un atteggiamento nocivo" dice Roberta Bruzzone, "che comporta una normalizzazione sociale degli argomenti". 

Trovo che l’aspetto sconcertante di questa vicenda sia il fatto che ci si metta a fare una discussione di questo genere, toccando aspetti delicatissimi su un tema importante, come quello della violenza sulle donne, per gettare un’ombra terribile su una persona. […] Non si può in un contesto come quello del ‘Grande Fratello Vip’ trattare con questa leggerezza temi delicati, parlo anche in generale. È discutibile lo scenario, così come è discutibile un programma che è diseducativo sotto ogni punto di vista. Nel cast in mezzo ad alcuni concorrenti ragazzini, ci sono persone di una certa età (si suppone di esperienza navigata) che pronunciano frasi terribili e non si rendono conto di quello che dicono. Un programma del genere, in un contesto di grande depressione e crisi come quello che stiamo vivendo, non dovrebbe andare proprio in onda. […] Un atteggiamento nocivo del genere comporta la ‘normalizzazione sociale’ di argomenti (come il tema della violenza sulle donne) che invece necessitano di essere trattati con il giusto peso, visto che parliamo di fenomeni purtroppo di estrema diffusione.

Le colpe di Mediaset

Ecco perché Mediaset sarebbe correo nelle responsabilità, considerato che la linea editoriale è inscindibile: "Se costruisci un programma con queste caratteristiche e fai delle polemiche e dei comportamenti negativi il filo rosso che tiene in piedi il ‘gioco’ per qualche punto di share in più, c’è una corresponsabilità". Ecco perché, conclude la criminologa, "faccio fatica a pensare che l’editore non sia consapevole di cosa stia accadendo in quel determinato programma che così facendo scatena dinamiche pericolose".

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