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Renato Zero: “Gli esordi con Mia Martini e Loredana Bertè. Tre alieni avrebbero avuto più successo”

La nuova edizione di A raccontare comincia tu parte con l’intervista di Raffaella Carrà a Renato Zero. L’artista ripercorre interamente la sua carriera, dagli esordi al Piper al pezzo di strada percorso con Mia Martini e Loredana Berté: “Eravamo un trio poco moderato. Ci presentammo alle case discografiche a Milano ma tre alieni avrebbero avuto più successo”.
A cura di Stefania Rocco
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La nuova edizione di A raccontare comincia tu parte con l’intervista di Raffaella Carrà a Renato Zero. L’artista racconta la sua carriera dagli esordi fino al grande successo, passando per l’incontro con le sorelle Bertè che lo ha accompagnato durante un lungo pezzo del suo percorso. Renato le incontrò quando tutti e tre cercavano di sfondare nella musica italiana. Trio coloratissimo, non sarebbero riusciti a passare inosservati nemmeno volendo: Zero con i suoi boa, Loredana con le minigonne e la bellezza esplosiva e l'indimenticabile Mimì caratterizzata da uno stile più modesto. Fu una donna a volere fortemente che i tre arrivassero a Milano per tentare la fortuna bussando alle porte delle case discografiche locali. Non andò bene, racconta Renato:

C’era questa signora che era strepitosa. Organizzò un festival perché aveva talento nel ricercare ragazzi nuovi. Ci aveva ascoltati e si era innamorata della causa mia, della Bertè e di Mimì. Ci portò a Milano a sue spese e ci facemmo tutte le case discografiche del posto. I responsi? Tre alieni avrebbero riscosso più successo. Eravamo troppo acerbi e avanti. Mimì con le maxi gonne e le bombette e Loredana con questa minigonna girocollo, io avevo i miei boa. Eravamo un trio poco moderato.

L’espediente di Renato Zero alla visita militare

Da sempre dotato di fortissima sensibilità, Renato ha raccontato il piano escogitato per evitare di essere arruolato nel servizio militare di leva., Ricevuta la cartolina che lo obbligava a presentarsi alla visita prevista, il giovane artista fece in modo di far emergere tutta la sua stravaganza: “Mi era arrivata la cartolina per andare a fare il militare ma avevo deciso di non partire. Feci la visita e ricordo che fu molto eccentrica. Volevo che la mia stravaganza fosse palese quindi indossai delle mutande floreali, che si facevano notare. Avevano solo un filo dietro. Cosa non si fa per non fare il militare. Ci sono uomini che firmano perché sentono la carriera militare, io proprio non me la sentivo”.

Quando Raffaella Carrà conobbe Renato Zero

Uno degli aneddoti migliori della puntata dedicata a Renato Zero arriva da Raffaella Carrà che ricorda di avere visto per la prima volta Renato quando lei era già famosa. Fu la nonna a chiedere alla Carrà di portarla in una discoteca di Rimini nella quale sapeva che si sarebbe esibito questo artista emergente che le piaceva molto: “Facevo cinema e teatro e ogni tanto andavo a trovare mia nonna vicino a Rimini. Arrivavo con la mia 500 e la nonna mi fa: ‘Stasera mi devi portare in discoteca, c’è un artista fantastico’. Eri tu. Uscisti sul palco con un mantello rosso e cominciasti a cantare Mi vendo. Ti sedesti sulle ginocchia di un uomo di 60 anni. Pensavo ti avrebbe dato una sberla ma era rimasto conquistato come tutti gli altri. Erano tutti pazzi di te: le donne, le ragazzine, gli uomini. La tua ironia fu captata immediatamente”.

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