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Remo Croci lascia ‘Quarto Grado’: “Sarò inviato per i tg Mediaset”

Remo Croci ha deciso di lasciare ‘Quarto Grado’. Dopo aver collaborato per anni con la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi, il giornalista ha deciso di accettare la proposta di Mediaset di lavorare come inviato per il Tg5, il Tg4, Studio Aperto e TgCom24. Racconterà la cronaca del centro Italia.
A cura di Daniela Seclì
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La collaborazione tra Remo Croci e Quarto Grado durava ormai da anni. L'inviato era diventato uno dei volti più rappresentativi del programma condotto da Gianluigi Nuzzi. Il giornalista, però, ha deciso di voltare pagina e intraprendere una nuova esperienza lavorativa. Come ha dichiarato a ‘La nuova Riviera', Mediaset ha deciso di affidargli un nuovo incarico: “Dopo dodici anni l’azienda mi ha proposto di riprendere il ruolo di inviato per i tg di Mediaset. […] Ho accettato l’incarico al termine dell’ultima stagione del programma di Rete4, ho realizzato l’ultimo servizio a luglio". In particolare, Remo Croci si occuperà di informare gli italiani sui fatti di cronaca che avverranno nel centro Italia. Lavorerà per il Tg5, il Tg4, Studio Aperto e TgCom24.

L'esperienza a Quarto Grado

Quanto all'esperienza vissuta nel programma ‘Quarto Grado', Remo Croci ricorda: "Siria Magri mi volle con sé quando ci fu il delitto di Avetrana, la ringrazio, lascio una professionista incredibile”. Il giornalista si è occupato degli omicidi di Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Meredith Kercher, Melania Rea e di tanti altri casi: "La scuola di Quarto Grado mi ha insegnato molto, credo di essere cresciuto. Mi sono arricchito professionalmente e umanamente”.

Il battibecco con Carmelo Abbate

Remo Croci ha accennato al battibecco avuto con Carmelo Abbate nel corso della puntata di ‘Quarto Grado' in cui si parlò della condanna all'ergastolo di Massimo Bossetti. Durante la diretta, l'inviato sottolineò come la sentenza fosse stata accolta da grida di disappunto da parte dei detenuti del carcere di Bergamo. Abbate si disse contrario all'atto di rimarcare tale malcontento che, se alimentato, avrebbe potuto portare a una vera e propria sommossa: "Il rischio è quello di istigazione, anche inconsapevolmente: io spegnerei la telecamera davanti al caso". Croci replicò:

“Io non spengo niente Abbate, la tua opinione va a ledere il diritto della mia professionalità. Io sono qui a raccontare un fatto di cronaca e se permetti, se alle mie spalle sento delle grida che possono essere contro o pro Bossetti, io registro questo dato di cronaca. Non istigo nessuno e per cortesia pesate bene le parole, valutando ciò che dite rispetto ad un collega che sta lavorando insieme a due operatori, noi stiamo facendo il nostro lavoro".

Remo Croci, nell'intervista rilasciata a ‘La nuova Riviera' ha assicurato che quel battibecco è ormai acqua passata: "Con lui è tutto risolto. Carmelo è un ottimo professionista, aveva equivocato. Stando sul luogo non potevo non riferire ciò che stava accadendo. Sono un giornalista e do notizie. Era in atto una protesta dei detenuti, io ero davanti al carcere e l’ho documentata. Nulla di eccezionale, ho fatto il mio dovere”.

Sarà inviato per i tg Mediaset

Infine, Remo Croci ha rimarcato l'entusiasmo con il quale affronterà il nuovo incarico che gli permetterà di raccontare un territorio, quello del Centro Italia, che gli è caro: "Sarò inviato per l’agenzia che fornisce i servizi ai tg che avrà una sede ad Ascoli Piceno. Torno con grandi voglie e stimoli, curerò un territorio a me caro, con la speranza di poter raccontare anche la rinascita di queste zone e non solo dei danni causati dal terremoto”.

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