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Fedez denuncia la Rai di censura

Rai replica a Fedez: “Telefonata tagliata, diverso l’intervento integrale di Ilaria Capitani”

La direzione di Rai3 replica in una nota a Fedez che aveva accusato i vertici dell’azienda di avere provato a censurare il suo intervento sul palco del Primo Maggio. “L’intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli”, fa sapere la rete, aggiungendo alla nota quello che sarebbe stato il contenuto integrale dell’intervento della vicedirettrice di Rai3.
A cura di Stefania Rocco
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Prosegue il braccio di ferro innescatosi tra Fedez e la Rai dopo che l’artista aveva accusato i vertici della rete di avere tentato di censurare il suo intervento sul palco del concerto del Primo Maggio. Un’accusa smentita dalla rete cui aveva fatto seguito la decisione dell’artista di pubblicare l’audio della telefonata che aveva preceduto la sua esibizione, una conversazione alla quale partecipa anche Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3. A qualche ora di distanza dalla pubblicazione di quell’audio, la Rai ribadisce la sua posizione in una nota:

La direzione di Rai3 conferma di non aver mai chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al concerto del Primo Maggio – richiesta invece avanzata dalla società che organizza il concerto – e di non aver mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista. In riferimento al video pubblicato sul suo profilo Twitter da Fedez, notiamo che l’intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani (l’unica persona dell’azienda Rai tra quelle che intervengono nella conversazione pubblicata da Fedez) non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli. Le parole realmente dette sono: “Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare. Nel senso che… La Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza, ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà.” […] “Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok? Non è questo […] Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa è una cosa sua.”

La telefonata registrata da Fedez: “Le sto chiedendo di adeguarsi a un sistema”

Nel video pubblicato su Twitter, Fedez è al telefono con un uomo – la cui identità non è nota – che, di fronte alle proteste dell’artista che rivendica diritto di non modificare il suo intervento sul palco del concerto del Primo Maggio in nessuna delle sue parti, gli chiede di “adeguarsi a un sistema”. Alla telefonata partecipa brevemente anche Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3.

Che cos’ha detto Fedez sul palco del concerto del Primo Maggio

Salito sul palco intorno alle 21, Fedez aveva denunciato gli fosse stato richiesto di inviare il testo del suo intervento sul palco affinché potesse passare “al vaglio di approvazione della politica”. E aveva aggiunto: “Approvazione che a quanto pare non c'è stata in prima battuta, o meglio dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere dei nomi di politici e partiti ed edulcorarne il contenuto. Ho dovuto combattere un pochino, però alla fine mi è stato dato il permesso di potermi esprimere liberamente. Mi assumo tutte le responsabilità di ciò che dico e faccio, sappiate però che il contenuto di questo mio intervento è stato definito inopportuno dalla vicedirettrice di Rai3”. Si era quindi rivolto direttamente al Premier Mario Draghi invocando un intervento a favore dei lavoratori dello spettacolo, uno dei settori che ha maggiormente risentito della pandemia. Il suo intervento si era quindi concluso con l’attacco alla Lega e a Ostellari per la posizione assunta sul del Zan:

Qualcuno come lui ha detto che ci sono altre priorità rispetto al del San in questo momento di pandemia. E allora guardiamole queste priorità. Il senato non ha avuto tempo per il del per discutere: l’etichettatura del vino, la riorganizzazione del Coni, l’indennità di bilinguismo per i poliziotti di Bolzano e, per non farsi mancare nulla, il reintegro del vitalizio di Formigoni. Quindi secondo Ostellari, il diritto al vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti e persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza. Ma a proposito di diritto alla vita, il pres dell’associazione pro vita, ultra cattolico e anti abortista Jacopo Coghe, amicane del leghista Pillon, in questi mesi è stata la prima voce a sollevarsi contro il del Zan. L’antiabortista non si è però reso conto che il Vaticano ha investito 20 milioni di euro in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Quindi cari antiabortisti, caro Pillon, avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori, senza accorgervi che ce l’avevate in casa. Che brutta storia.

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