Raffaella Mennoia a Fanpage.it: “A Temptation Island 2021 niente vip”, tutte le anticipazioni
Temptation Island 2021 è alle porte e per il secondo anno consecutivo il programma dell'estate va in onda in tempi di pandemia. Raffaella Mennoia, autrice del programma raggiunta da Fanpage.it, racconta le difficoltà di quest'ultima edizione e spiega come la pandemia abbia inevitabilmente influito sulle relazioni sentimentali. Dopo oltre un anno di chiusura alle spalle, tra nozze rinviate, convivenze forzate, sospetti, tradimenti e monotonia, le sei coppie in gioco sono pronte per il loro viaggio nei sentimenti, che metterà a dura prova la solidità del loro rapporto. Servirà a trovare conferma del loro amore o sceglieranno di prendere strade separate? In attesa dei primi falò, Raffaella Mennoia ci anticipa tutte le novità dell'ultima edizione di Temptation Island.
Raffaella, la curiosità è alle stelle. Abbiamo già sbirciato i primi video di presentazione delle coppie che vedremo sbarcare all'Is Morus Relais. Possiamo aspettarci di vedere arrivare anche qualche coppia vip?
Le coppie sono quelle che abbiamo presentato, sei in totale, nessun'altra. Non ci saranno coppie vip: rispetto all'edizione dello scorso giugno, quest'anno abbiamo preferito optare per la formula "nip" totale. Io la preferisco, ti dirò la verità. C'è qualcosa nelle coppie non famose che rende le loro storie più interessanti. Non che quelle "vip" non lo siano, forse però ho meno pregiudizi.
Mi sembra di capire che quest'anno rinunceremo alla doppia edizione, dunque a quella condotta da Alessia Marcuzzi, che lo scorso anno era andata in onda a settembre, in favore di Filippo Bisciglia. È così?
Filippo Bisciglia è sicuramente un volto storico del programma. Non so se poi non ci sarà l'edizione condotta da Alessia Marcuzzi, in realtà non me l'hanno ancora comunicato in maniera ufficiale. Nel caso in cui dovesse esserci una nuova edizione sicuramente sarà lei a farlo, ha sempre lavorato con piacere con il nostro gruppo di lavoro.
Quali sono state le principali difficoltà legate al Covid? Raccontaci quanto ha influito la pandemia sulla scelta delle coppie che si sono presentate ai casting.
Dal punto di vista della produzione, girare in tempi di pandemia è veramente un inferno. Le esterne quest'anno saranno ancora piuttosto limitate, i ragazzi usciranno dove non c'è praticamente nessuno o comunque in luoghi igienizzati. È importante stare tutti in sicurezza, compreso chi lavora al programma. Per quanto riguarda i casting devo dire che non è stato semplice. Molte coppie durante il lockdown si sono chiuse dentro casa e questo, ovviamente, ha fatto emergere delle problematiche che magari già esistevano, ma la routine di tutti i giorni aveva permesso di non affrontarle. Sono uscite fuori già dalle prime chiacchiere durante i casting.
Per esempio? Quali situazioni si sono riproposte spesso e sono state poi determinanti per la scelta delle coppie?
In certi casi si trattava di una convivenza iniziata da poco che ha messo in luce alcuni aspetti dell'altro che non conoscevano. Claudia e Ste ad esempio si sarebbero dovuti sposare lo scorso agosto ma per motivi legati al dpcm e non solo hanno deciso di rimandare. Oggi sono qui a chiedersi se dopo un anno di vicinanza sia il caso di fare un passo così importante oppure no. Jessica e Alessandro invece, fidanzati da 7 anni, vivevano già la pesantezza di un rapporto un po' statico. In tanti mi hanno parlato di estraneità rispetto alla persona che si sono trovati tra le mura di casa. Queste situazioni ci hanno portato a fare una valutazione del tempo speso con le persone con le quali non stiamo più bene. In generale il Covid non ha fatto bene all’amore, ma sicuramente a quello vero ha dato una spinta in più.
Di recente sono stati fatti paragoni con un altro programma proposto in streaming su Discovery+, Love Island. Quale pensi che siano le differenze e quale la forza di un format come Temptation Island che dura ormai da diverse edizioni e, nonostante il periodo, non accenna a fermarsi?
Love Island purtroppo non ho ancora avuto il piacere di vederlo, ma da quello che mi sembra di capire il presupposto del programma è molto diverso. Temptation riguarda i sentimenti e le dinamiche d'amore di ampio raggio, quelle che almeno una volta nella vita hanno riguardato tutti. Il senso è quello di suscitare nello spettatore un “è successo anche a me”. Faccio questo lavoro da moltissimi anni e spesso mi trovo a selezionare il cast, che è la parte che preferisco. Io mi affido al mio istinto, mi fido di ciò che mi incuriosisce sentire e mi piacciono le coppie che mostrano dei sentimenti: se una coppia arriva con una chiusura è inutile.
Molte coppie però, lo testimoniano diverse edizioni negli anni, non sono uscite indenni dal loro viaggio nei sentimenti. Siamo sicuri che certe dinamiche possano davvero aiutare a sciogliere i nodi di un rapporto?
Io credo che la soluzione non sia sempre stare insieme. Un po' come quando si va a fare una terapia di coppia: non è detto che alla fine del percorso la cosa più giusta non sia proprio lasciarsi. Le persone che portano la loro storia nel programma provano a trovare una soluzione, ma sicuramente sono anche disposte a lasciarsi. D'altronde, come nella vita, la scelta può essere dolorosa, non esiste una rinuncia senza sofferenza, ma nelle produzioni c'è sempre molto rispetto per le persone.
Guardando il programma spesso viene da chiedersi fino a che punto una persona sia disposta a spingersi, pur sapendo di essere osservata dalle telecamere. Com'è possibile? È finzione? Dall'altra parte del villaggio, poi, al partner vengono sottoposti i filmati. Perché mai una coppia dovrebbe scegliere di sottoporsi a certe dinamiche "masochiste"?
Ti faccio un esempio. Mettiamo il caso che tu abbia il sospetto che il tuo fidanzato/a possa essere un traditore e che tu voglia partecipare al programma per vedere se, messo insieme ad altri single, ti rispetti. Se ti porto la prova di lui o lei che balla naso naso con un'altra persona, che fai, non te lo vai a prendere? Non è un discorso di masochismo, ma di pensare "sono venuta fino a qui per vedere fino a che punto si spinge". Sanno benissimo di avere le telecamere puntate addosso e so che è difficile da capire, ma ci sono anche tanti che non vedono l'ora di essere beccati perché magari non hanno il coraggio di lasciare, quindi la vivono come un pretesto. Non è sempre la televisione che sfrutta le persone, anzi.