Raffaele Renda parla del triangolo con Martina Miliddi e Aka7even: “Io e lei ci siamo sentiti”
Dopo aver concluso la sua esperienza al serale di Amici, Raffaele Renda è stato ospite di Verissimo nella puntata di sabato 8 maggio. L'ex allievo ha raccontato il suo percorso nel talent di Maria De Filippi e, tra le domande di Silvia Toffanin, non poteva mancare il tema-tormentone di questa edizione: il triangolo amoroso con protagonisti Raffaele, Martina Miliddi e Aka7even.
Raffaele Renda ha risentito Martina
Ad Amici, Martina si è infatti legata ad Aka7even, ma ha poi deciso di chiudere quando ha capito di essersi invaghita di Raffaele. Inevitabile la reazione di Aka, che ha subito un durissimo colpo. Anche per Renda, come ha raccontato a Verissimo, è stata tutt'altro che facile: “Martina c'è stata sempre, quando ero giù. Io tendo a chiudermi e isolarmi e veniva da me. Una bella presenza. Se si è infatuata di me? Sì, è stato difficile. Mi trovavo in una situazione cui non sono abituato, sotto le telecamere, sotto tensione. Non è stato facile gestire quella situazione. Luca prima era un mio grande amico e lei anche. Mi sono trovato in mezzo a questa cosa che non sapevo gestire. Non so neanche io com'è andata a finire. Ne ho parlato con Aka perché mi sembrava giusto, ma forse dovevo parlarne prima con lei. È successo un casino". La Toffanin ha chiesto quindi a Raffaele: "Se non ci fosse stato Aka poteva esserci stata una speranza per Martina?". La risposta del ragazzo è stata piuttosto riluttante e non lascia intendere se tra i due possa nascere qualcosa o meno: "Non so, forse… Ci siamo sentiti, lei sta bene".
Il rapporto complicato con Rudy Zerbi
A Verissimo, Raffaele ha parlato anche degli scontri con Rudy Zerbi ad Amici: "Io non mi fermavo, andavo come un treno. Sorridevo perché è il mio modo di affrontare le cose e poi perché quello che diceva non mi toccava. Se ci siamo riappacificati? Non lo so, abbiamo avuto una chiacchierata. Non lo odio, se non ci fosse stato lui molto probabilmente non mi sarei messo così in gioco. Forse questo antagonismo è servito a qualcosa".