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Quando in tv c’era Medium, la sensitiva Allison DuBois e la sua vita “normale”

La chiave del successo di “Medium” è tutta nel sogno di una vita ordinaria spezzato da un potere straordinario. E, come si sa, da un grande potere derivano grandi responsabilità.
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Cosa potrebbe succedere se la tua vita quotidiana, normale e ordinaria, felice grazie a tuo marito e alle tue tre figlie, venisse sconvolta da un avvenimento incredibile quale quello di poter avere premonizioni e visioni? Deve essere stata sicuramente questa la chiave del successo di Medium, serie televisiva andata in onda in prima televisiva dal 2005 al 2011, che ha consacrato agli occhi di chi guarda molta più tv che cinema, il nome e il volto di Patricia Arquette. Era lei la bellissima Allison DuBois, madre di Ariel, Bridget e Marie, sposata con Joe, che si ritrova a dover bilanciare la sua vita, apparentemente normale appunto, con il suo straordinario potere che le permette di sventare omicidi, scoprire colpevoli o prevedere catastrofi naturali.

Nel cast, con Patricia Arquette, anche Miguel Sandoval nel ruolo del Procuratore Distrettuale Manuel Devalos e David Cubitt nel ruolo del Detective Lee Scanlon, entrambi a contatto con la bella Allison per intercettare crimini e attentati. Jake Weber è il marito di Allison, Joe, Ariel, Bridget e Marie sono Sofia Vassilieva, Maria Lark e le gemelline Madison e Miranda Caballero. Negli Stati Uniti la serie andava in onda sulla CBS per sette stagioni totali, cancellata quando gli ascolti hanno cominciato a scricchiolare. In Italia ha trovato vita facile nella programmazione di Rai 3 che le ha dedicato uno spazio fisso alla domenica sera. Le repliche della serie vengono trasmesse su Rai 4, Rai Premium e sul satellite su Fox Life.

Patricia Arquette vinse un Saturn ed un Emmy Award

Il successo di Medium é stato tale da aver rilanciato la carriera di Patricia Arquette che grazie al ruolo di Allison DuBois ha ricevuto molte nomination per i premi più prestigiosi, vincendo nel 2005 un Saturn Award ed un Emmy Award come Miglior Attrice in una serie drammatica. La serie tv le ha aperto la possibilità di lavorare ad altri progetti, come Boardwalk Empire, la serie prodotta da Martin Scorsese con Steve Buscemi e CSI: Cyber, terzo spin-off dedicata alla squadra speciale FBI che indaga sul mondo del "deep web", che vede anche James Van Der Beek, il Dawson della famosa serie adolescenziale, nel cast.

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