Porte chiuse in Rai per Pippo Baudo e il conduttore si sfoga
"Questa non dovevi farmela, Mamma Rai" sembra dire, sostanzialmente, Pippo Baudo alla tv pubblica dalle pagine de Il fatto Quotidiano, sulle quali il conduttore ha rilasciato una intervista-sfogo che siam certi farà parlare di sè. Dopo la brutta conclusione di Centocinquanta con il pessimo lascito per la televisione italiana che essa ha comportato, il nome di Baudo non è stato accostato a progetti Rai previsti per un futuro prossimo: non è detto che ciò sia conseguenziale al flop del programma sull'Unità comunque, anche perchè la figura dello storico conduttore italiano non rappresenta da tempo una prima scelta per l'azienda.
PIPPO BAUDO NON RIESCE A ENTRARE IN RAI: Ad ogni modo, Pippo nazionale è ancora un volto Rai e giorni fa si recava in Viale Mazzini, intento ad entrare negli studi Rai: peccato però che il suo budge (rileva presenze) non sia stato riconosciuto dalla macchinetta apposita come valido, impedendo l'entrata al conduttore. "La più grande umiliazione della mia vita" come definisce Baudo il fattaccio, appesantito dalla mancanza d'aiuto da parte degli uscieri, come racconta il conduttore, che ha così raccolto il "fardello" ed è andato via. Ma cos'è la Rai oggi, per gli occhi di ha visto e scritto la storia della tv pubblica, quella stessa che ora non riconosce valido il suo budge?
IL CONDUTTORE SULLA TV PUBBLICA DI OGGI: La Rai di oggi è davvero irriconoscibile per il conduttore, che " si sente morire" all'idea che attualmente la tv la facciano gli adattatori e non gli autori, che il piatto sia spesso riscaldato e non cucinato, che le repliche impazzino sui canali e che la mancanza di originalità sia sopperita dall'acquisto di format esteri, "una noia mortale" per il conduttore. Siamo lontani dai Fantastico presentati da Baudo dopo ore ed ore di riunioni con gli autori, tra litigi, confronti, proposte e scambi di idee, fin quando la soluzione comune e condivisa non veniva rintracciata. Eppure oggi si litiga a chi ha il format più originale ( vedi la polemica tra Baila e Ballando) piuttosto che l'idea più innovativa e canali della tv generalista si auto-elevano come reti propositive solamente perchè il numero di format esteri presentati è maggiore rispetto agli altri canali, ma non è di autorato italiano che si parla. Come dar torto a Pippo Baudo su questo punto, anche se il conduttore continua con le sue dichiarazioni lasciando spazio ad uno sfogo che non trova giustificazione nè nei risultati e nè nel riscontro del pubblico.
Non ne posso più di gente che cucina, che mangia, che vince un sacco di soldi solo per un colpo di fortuna, bambini che cantano come allo Zecchino d’Oro ma con testi d’amore e ammiccamenti disgustosi. Da Da Da?Quello è il peggio in assoluto. E’ la morfina, è la droga per la gente che ha più di cinquant’anni e si sente meglio a rivedere le immagini in bianco e nero mentre i giovani pensano che YouTube sia l’unica soluzione
Palese il riferimento a La prova del cuoco e Ti lascio una canzone di Antonella Clerici, nonchè ad un imprecisato quiz televisivo targato Rai che a detta di Baudo regalerebbe ingenti somme di denaro per un nonnulla. Anche Da Da Da, a sorpresa, non entra nelle grazie del conduttore, per il suo effetto eccessivamente nostalgico e non al passo coi tempi. E' la prima velata critica mossa ai suddetti programmi, che raccolgono risultati e consensi senza apparente traccia di crisi: ma la tv alla quale Baudo era abituato è totalmente diversa da quella odierna e forse è questo che muove ora le pesanti dichiarazioni di cui si è reso protagonista o è l'assenza da questa tv che lo tocca giusto un pò?