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Plácido Domingo su Pavarotti: “Ci manca tanto, la sua voce esprimeva tutto”

Il tenore è stato intervistato da Massimo Giletti a “L’Arena”. Domingo ha raccontato il suo vissuto fatto di genitori lontani e una moglie che lo accompagna da più di 50 anni. Ha dedicato anche un pensiero al grande Luciano Pavarotti.
A cura di Daniela Seclì
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Plácido Domingo era tra gli ospiti più attesi di questa domenica televisiva. Arrivato nel salotto di Massimo Giletti è stato accolto da un lungo e caloroso applauso. Ovviamente era doveroso il ricordo del grande Luciano Pavarotti, di lui ha detto:

"Ci manca molto. È stato un grande artista e amico. Di Pavarotti ammiravo la voce di natura e bellezza straordinarie. Senza fare un grande sforzo, la sua voce esprimeva tutto. È nato con un registro acuto sbalorditivo. Una delle più belle voci al mondo."

Ricorda poi l'esperienza dei tre tenori, condivisa con Luciano Pavarotti e José Carreras:

"Questa invenzione è nata in un anno in cui a causa della leucemia pensavamo di perdere Carreras. Un amico comune, Mario Draghi ha pensato di fare questa serata dei tre tenori. Il calcio ci ha unito. Luciano tifava Juve, José Barcellona e io Real Madrid. Ognuno aveva la sua squadra. Il 7 luglio 1990, la serata prima della finale, abbiamo fatto un concerto e ci siamo uniti. Ora mi fa molto piacere sentire "Il Volo". Cantano tutto il nostro repertorio e hanno un successo fantastico."

La passione per il calcio è rimasta viva in lui, infatti ha fatto vedere a Giletti la cover del suo cellulare con il simbolo del Real Madrid. Poi ha parlato della sua infanzia. Suo padre era il famoso baritono Plácido Domingo Ferrer e sua madre il soprano Josefa "Pepita" Embil. I genitori erano spesso in giro ed è capitato anche che trascorresse ben due anni lontano da loro, un'esperienza che ovviamente è stata straziante per lui che definisce come "incredibile" il momento in cui ha riabbracciato sua madre. Della sua infanzia dice:

"Da bambino volevo sempre rimanere in teatro, anche se il giorno dopo avevo la scuola. Non mi importava di dormire di meno, volevo restare lì."

Il tenore si commuove, poi, parlando della moglie, il soprano Marta Ornelas a cui è legato da più di 50 anni. Ha parole dolcissime per lei:

"Per me non è solo una moglie, una compagna, la madre dei miei figli. Ha lasciato la carriera di grande cantante per me, ma ha detto di averlo fatto senza sacrificio perché diceva che io dovevo continuare con la mia carriera. Poi è una critica severissima. Tutti mi fanno i complimenti, invece lei mi corregge e mi dice dove sbaglio"

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