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Pippo Baudo: “Indispensabile l’informazione in tv ma servirebbe un po’ di intrattenimento”

Riportare i grandi show Rai, come “Canzonissima” o “Fantastico”, in tv durante la quarantena. È la proposta di Pippo Baudo, grande conoscitore del piccolo schermo, che si augura che le reti tengano conto dell’esigenza degli spettatori di evadere: “L’informazione è indispensabile, però un po’ di intrattenimento non farebbe male”.
A cura di Stefania Rocco
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Riportare “Canzonissima” o “Fantastico” in tv durante la quarantena. È la proposta che Pippo Baudo ha avanzato alla Rai durante un’intervista a Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio1. Il celebre conduttore e volto della televisione pubblica ha chiesto ai vertici Rai di pensare alla possibilità di tornare a trasmettere i grandi show del passato per intrattenere gli spettatori: “L'informazione ci vuole, è indispensabile. Però un po' più di intrattenimento non farebbe male, per ‘spensierare' un po'”.

Fantastico e Canzonissima nel sabato sera di Rai1

Si presterebbero perfettamente allo scopo format storici che secondo Baudo gli italiani rivedrebbero con piacere, sebbene la tv sia profondamente cambiato rispetto a quegli anni. Il conduttore parla soprattutto di titoli come “Fantastico” o “Canzonissima”: “Io l'ho proposto, sono i grandi show del sabato sera Rai. Si potrebbe rimandarli così come sono stati fatti, sarebbe un bello spettacolo, in quei programmi c'erano un sacco di ospiti internazionali, come Madonna”. E sugli show attuali con gli artisti collegati da casa via Skype, Baudo non si dice convinto: “Mi sembra come andare in bicicletta e sentire che stai in macchina. Onestamente preferirei rivedere le vecchie puntate di ‘Canzonissima', non solo le mie, ma quelle di Corrado, della Carrà”. Promosso, invece, il sabato sera con Fiorello: “Anche quello va bene”.

La quarantena in casa di Pippo Baudo

Sono a casa, tranquillo, non esco da un mese” racconta ancora il popolare conduttore “Leggo, ascolto musica, cammino e guardo molta tv. Ieri sera, ad esempio, ho rivisto Montalbano”. A mancargli è la possibilità di tornare a fare la vita di sempre:

Mi manca la possibilità di dire: questa pandemia è finita, torniamo in piazza ad abbracciarci. Spero di poter partecipare, un giorno, a questo rito. Quando finirà andrò da mia figlia a Milano. È normale avere paura, certo, anche il Papa ha detto che siamo tutti sulla stessa barca e abbiamo paura. La paura è un sentimento logico, normale, che deve accompagnarci e che bisogna sapere vincere.

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