Pingu va in città: torna su Cartoonito il pinguino più famoso della tv, stavolta non di plastilina
Il 31 dicembre tornerà in tv, su Cartoonito, uno dei cartoni animati più amati dai bambini stiamo parlando di Pingu. Il pinguino fatto di plastilina sarà protagonista di nuovi episodi inediti, in una veste completamente nuova, che donerà al noto personaggio le fattezze di un vero e proprio cartoon.
I nuovi episodi Pingu
Innanzitutto, in questa nuova veste Pingu cambia appartenenza, non più francese, ma adesso ad adottare il pinguino e i suoi amici di plastilina sarà una produzione giapponese. Arriverà per la fine del 2019, il sequel Pingu in the City dove Pingu dal mondo di ghiacci ed igloo in cui siamo stati abituati a vederlo, si trasferisce con la famiglia in una città dove avrà a che fare con nuovi personaggi. I nuovi episodi sono stati realizzati dallo studio Polygon dove è stato replicato l'effetto claymation usando la Computer grafica. Il progetto è stato diretta da Naomi Iwata, mentre gli autori sono Kimiko Ueno e Shinegori Tabate, e le musiche sono di Ken Arai. Le voci sono affidate a Ryota Iwasaki e Fumiya Tanaka che si sono ispirati allo stile originale di Carlo Bonomi, Marcello Magni e David Sant.
Il successo di Pingu
Il primo episodio di Pingu ha debuttato sul piccolo schermo nel 1990. La serie animata fu scritta da Jean Pierre Terrible e diretta dal regista tedesco Otmar Gutmann, fu però realizzata in Svizzera usando la tecnica della Claymation, dove i personaggi e gli ambienti in plastilina sono fotografati in sequenza, cambiando la posizione in ogni scatto. Le avventure di Pingu sono conosciute in tutto il mondo, e in ogni episodio si raccontano le vicende di una famiglia di pinguini che vive in un igloo al polo sud della quale fanno parte Pingu, la sorellina Pinga e i loro genitori. Il migliore amico di Pingu è Robby, una foca. Una delle caratteristiche che ha contribuito al successo di Pingu è la mancanza di qualsiasi dialogo verbale. I protagonisti parlano un linguaggio incomprensibile interpretato nelle prime stagioni dal doppiatore Carlo Bonomi e in seguito da Marcello Magni e David Sant. Fu Bonomi ad ideare questa modalità di doppiaggio, affibbiando ad ogni personaggio un idioma di sua invenzione ottenuto riproducendo suoni, rumori e assonanze con varie lingue.
