Pietro Puzone ricoverato in clinica, dallo scudetto col Napoli a clochard: “Maradona mi ha chiamato”
Nel corso della puntata di Domenica Live, trasmessa il 13 settembre, Barbara D'Urso è tornata a occuparsi di Pietro Puzone. L'ex calciatore, nel 1987, vinse lo scudetto con il Napoli di Diego Armando Maradona. Purtroppo, la sua vita non è stata facile. Attualmente, infatti, non ha una casa e vive per strada. Gli inviati della conduttrice di Domenica Live, si sono messi sulle sue tracce e hanno avuto modo di fare una breve chiacchierata con lui.
Pietro Puzone ricoverato in una clinica privata
Al programma di Barbara D'Urso, sono arrivate diverse segnalazioni secondo le quali Pietro Puzone negli ultimi tempi avrebbe vagato per le strade di Acerra. Alcuni cittadini hanno fatto sapere all'inviato di Domenica Live: "Lui girava in zona Duomo. Dormiva su una panchina. Fa male vedere queste cose". Il cinquantasettenne, dunque, ha vissuto a lungo esposto prima alle intemperie poi alle temperature elevate. Da qualche tempo, però, sembra sia al sicuro. È ricoverato, infatti, in una clinica privata. All'inviato di Domenica Live che lo ha raggiunto telefonicamente, ha dichiarato:
"Come sto? Eh, sto benissimo. Se ho vinto il campionato con Maradona? Sì. So che si sono mobilitati tutti. Maradona mi ha fatto una telefonata in privato. Mi ha detto: ‘Come stai? Fai il bravo, mi raccomando stai bene'. Così, tutte queste cose qua".
L'appello del sindaco di Acerra
Quando i giornali iniziarono a occuparsi delle condizioni di Pietro Puzone, il sindaco di Acerra – che già aveva tentato di aiutarlo – rivolse un appello a coloro che hanno condiviso con lui la carriera calcistica. Ai suoi ex colleghi chiese di parlare con lui e di fargli capire di dover accettare aiuto da qualcuno:
“Con Pietro siamo riusciti un paio di volte a fargli fare una doccia e a fargli indossare vestiti puliti per consentirgli di recarsi al Sert in condizioni decenti, ma purtroppo il colloquio con i dottori non è andato bene. Credo che per aiutarlo sarebbe utile che personaggi che hanno vissuto con lui l’epoca del Napoli di Maradona lo agganciassero e facessero da stimolo per fargli capire che lui è ancora qualcuno e che deve farsi aiutare”.
Il ricovero in clinica sembra dimostrare che l'ex calciatore abbia accettato di farsi aiutare, nella speranza che possa disegnare per sé un futuro diverso.