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Piero Chiambretti: “All’Isola la migliore è Mercedesz. Le desnude? Penso ai genitori”

Padrone di casa del “dopo Isola dei Famosi”, Piero Chiambretti è stato ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo” con i primi giudizi sui naufraghi: “Mercedesz è la più interessante. Mi dispiace molto per i genitori delle desnude”.
A cura di Stefania Rocco
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Conduttore del dopo-Isola dei Famosi, cui partecipa anche Cristiano Malgioglio nel ruolo di opinionista, Piero Chiambretti è stato ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo” cui ha raccontato questa sua nuova avventura televisiva. Avvezzo alla telecamera, Piero ha accettato con gratitudine mista a ironia il servizio video che gli è stato tributato dalla conduttrice a proposito della sua carriera in televisione. È passato poi a rendere noto il suo pensiero circa questa nuova edizione del reality, cominciando con una battuta:

Il primo problema dei naufraghi si è verificato all’arrivo in Honduras. Non volevano farli entrare perché nessuno li aveva riconosciuti come famosi.

Alla Toffanin che gli faceva notare la presenza di Simona Ventura, ha risposto: “Chi? Sembra sua nonna”. Trascorso il momento goliardico, Chiambretti ha espresso il suo parere sul cast scelto quest’anno:

La più interessante mi sembra la piccola, Mercedesz. Trovo che sia un personaggio molto interessante.

La conduttrice gli ha chiesto anche di esplicitare il suo pensiero sulle “desnude” Patricia Contreras, Paola Caruso e Grecia De Torres:

Parli delle tre grazie? Beh, quando le ho viste in video ho pensato ai loro genitori. Anch’io ho una figlia e vorrei per lei un futuro più roseo di quello che mi è sembrato possano avere le naufraghe.

Gli fa eco la Toffanin che, sorridendo, esclama: “Anch’io ho pensato ai loro genitori”.

Piero Chiambretti: “Ho incontrato Papa Francesco”

Il conduttore del “Grand Hotel Chiambretti” prosegue raccontando il suo incontro con Papa Francesco e lo fa con una erta emozione nella voce. Credente, Piero rivela di aver avuto non pochi problemi nello scegliere in che modo approcciarsi al Santo Padre:

Sono un uomo anch’io e ho vissuto l’incontro con il Papa con grande emozione. Fa un certo effetto vederlo a un metro di distanza. Non l’ho incontrato da solo, con me c’erano circa 10 persone. Fin da subito mi sono posto il problema del saluto. Non sapevo se baciargli l’anello, inchinarmi o limitarmi a una stretta di mano. A un certo punto mi sono detto che mi sarei comportato nello stesso modo della persona che mi precedeva nella fila formatasi per avvicinarsi a lui. Il problema è che davanti a me c’era Cofferati, che è comunista e pure laico.

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