Pechino Express al giovedì sera al posto di Michele Santoro
Vi ricordate il giovedì sera in compagnia di Michele Santoro con il suo programma d'approfondimento giornalistico Annozero? Un programma senza peli sulla lingua che ha riscosso un grandioso successo in termini di audience – e non è piaggeria ma soltanto un'attenta analisi tecnica dei dati auditel – un'eccezione alla regola visto che nè Alessio Vinci con "Matrix" (che è calato dal 17% all'11% di share) nè Porta a porta condotto da "sua santità" Bruno Vespa sono riusciti mai a fidelizzare un pubblico così ampio. Ultimo caso, fresco fresco, è il trasloco di Quinta Colonna su Rete 4 che sulla rete ammiraglia del Biscione è sprofondato ad un imbarazzante 7% di share costringendo (e convincendo) Mediaset a giocare d'anticipo, lasciando riposare Salvo Sottile pronto per una nuova stagione di Quarto Grado su Rete 4. A sostituire Sottile infatti ci sarà Paolo Del Debbio.
La Rai al posto di Santoro schiera un adventure game, il solito minestrone, il solito format trito e ritrito che non fa onore alla Rai. Una Rai che ha spento una "voce", quella di Santoro, adesso passato con il suo "Servizio Pubblico" alla piccola rete di Telecom Italia, La7. Anche in questo caso stentiamo a capire quale sia la motivazione che ha spinto la Rai a chiudere il programma d'informazione più visto in Italia, l'unico che si è sempre messo in gioco e che si è mantenuto autonomo da una certa classe politica insediatasi negli studi televisivi sia della tv privata che (paradossalmente) di quella pubblica. Ebbene, ora la partenza di Pechino Express il 20 Settembre su Rai2 è l'ennesima sconfitta per il mondo dell'informazione, uno schiaffo per i giornalisti che sono passati subito all'attacco grazie all'Usigrai (Unione Sindacale Giornalisti Rai) che in una nota ha affermato:
Un altro schiaffo per il servizio pubblico. La prima serata di Rai 2 del giovedì sera ancora una volta viene occupata da un programma di intrattenimento e non dall’informazione, come era fino alla chiusura di Annozero. La discontinuità che chiediamo ai nuovi vertici è anche su questo: più informazione e più approfondimento, anche in prima serata. Più servizio pubblico. E ricorrendo alle risorse interne all’azienda.
L'informazione passa in secondo piano, Santoro non è stato rimpiazzato da nessuno: era questo infatti il nodo che aveva mandato in tilt i dirigenti Rai. E ancora una volta si è scelto l'intrattenimento, condotto da Emanuele Filiberto di Savoia, che di certo – ma non è ovviamente colpa sua – non può sopperire al valore sociale che aveva un programma come Annozero. Per fortuna che c'è La7 (qui il palinsesto). E poi: perchè non pensare ad una promozione in prima serata per Gianluigi Paragone con "L'ultima parola"? Forse i tecnici sono troppo impegnati a rivedere i costi della tv di Stato? L'Usigrai conclude chiedendo conto e ragione dei "costi di realizzazione di Pechino Express", dei "ricavi previsti" e poi conclude seccamente:
Quando torneranno i programmi di successo costretti a chiudere e i professionisti allontanati? Perché non sperimentare già questa estate programmi di approfondimento in prima serata affidati alle testate approfittando dei tanti spunti che l’attualità politica ed economica offrono?