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Patrizio Rispo sull’ultima puntata di Un posto al sole: “La vita normale della soap non c’è più”

Intervista a Patrizio Rispo, il Raffaele Giordano di “Un posto al sole”, su un momento storico per la televisione italiana: “Questa sera va in onda l’ultima puntata inedita, dobbiamo essere di esempio e sarebbe un tradimento continuare ad andare in onda”. E sul futuro della serie: “Cambieremo stile di vita, quindi sarà necessario riscrivere tutto in linea con quello che è sempre stato Un posto al sole”. Sulla città di Napoli: “Sono orgoglioso di come sta reagendo la città”.
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"Dobbiamo essere di esempio e sarebbe un tradimento continuare ad andare in onda". Patrizio Rispo, il grande Raffaele Giordano della soap opera più longeva d'Italia, commenta così a Fanpage.it la scelta di "Un posto al sole" di fermarsi. Questa sera, 3 aprile 2020, ci sarà infatti l'ultima puntata inedita"Siamo a fine magazzino, abbiamo chiuso tutto". L'attore conferma come il successo della soap sia quello di essere da sempre aderente alla realtà e così "stare in video senza considerare lo stato in cui stiamo vivendo ora, sarebbe stato ridicolo".  

Dal 6 aprile andranno in onda le repliche del 2012 e sarà comunque un modo per gli storici appassionati di ricordare vecchie storie e vecchi protagonisti: "Anche chi non è più con noi, come Regina Senatore e Antonio Pennarella", Patrizio Rispo ricorda i due attori scomparsi nel 2016 e nel 2018. E sulla reazione della sua città, Napoli, all'emergenza: "Nelle emergenze, come nelle ribellioni, noi napoletani siamo sempre leader. Sono orgoglioso di quello che stanno facendo i nostri sanitari". 

Patrizio, il 3 aprile 2020 è una data storica per la televisione italiana: è l'ultima puntata inedita di Un posto al sole prima di un lungo stop. 

Siamo tutti affranti per il fatto che questa sera va in onda l'ultima puntata inedita ma dobbiamo essere di esempio e sarebbe un tradimento a quella che è la vocazione del nostro lavoro. Il successo di Upas è dovuto proprio al fatto che noi raccontavamo la realtà e stare in video senza considerare lo stato in cui stiamo vivendo ora, con questi timori e queste agitazioni, sarebbe stato ridicolo. Per cui abbiamo dovuto interrompere, abbiamo già tirato una settimana oltre il previsto di modo da consentire che fino a stasera si potessero vedere le nuove puntate.

Però, il presidio resta. Da lunedì 6 aprile si riparte con le repliche del 2012. 

Sì, continueremo a tenere compagnia ai nostri telespettatori con delle repliche del 2012 ed è importante perché sarà un modo per rivedere vecchie storie, ricordare attori che non sono più con noi come Regina Senatore e Antonio Pennarella. È importante anche per chi prima non ci conosceva, abbiamo gente nuova che si sta avvicinando al prodotto stando a casa e infatti gli ascolti sono in crescita e sono consistenti.

Quando si tornerà alla normalità, che scenario si pone per Un posto al sole? C'è già qualcosa di inedito già pronto o bisognerà lavorare da capo?

Siamo proprio a fine magazzino, abbiamo chiuso tutto. Abbiamo diverse scene girate ma non sono complete. Credo che bisognerà anche riscrivere certe cose, bisogna capire cosa succederà dopo. Ci sarà anche un'attenzione alle distanze che durerà molto, cambieremo stile di vita, quindi sarà necessario ripensare a tutto.

E gli appassionati? I telespettatori come stanno reagendo? 

Il legame con i telespettatori lo sto mantenendo più di prima, grazie ai social. Sto facendo dirette su Instagram e su Facebook, rispondo sempre a tanti messaggi.

Anche TikTok? Il tuo amico Francesco Paolantoni è attivissimo…

TikTok? No, questo me lo sono perso.

Parliamo invece di Napoli, la tua città. Ti piace come sta reagendo la cittadinanza a questa emergenza?

Molto positivamente. La mamma degli scemi è sempre incinta, ma vediamo il grande numero di sanzioni elevate grazie a vigili urbani e forze dell'ordine. La città ha risposto con grande rigore. Nelle emergenze, come nelle ribellioni, noi napoletani siamo sempre leader. Stiamo stiamo, ma quando prendiamo una decisione siamo rigorosissimi.

Quali sono le tue sensazioni sul futuro? 

Temo ancora perché non siamo ancora al picco, ma stiamo crescendo moderatamente. Sono orgoglioso di quello che stanno facendo i nostri sanitari. Il Cotugno si sta prendendo le rivincite. Quel medicinale che stiamo sperimentando sta avendo buoni risultati. Insomma, sono ottimista. Ma sono anche fermamente convinto che i tempi saranno lunghi e che porteranno a grandi cambiamenti, anche positivi, rispetto alla vita che conoscevamo prima.

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