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Paola Ferrari su Melissa Satta al Club di Sky: “Erbaccia televisiva”

La giornalista sportiva di Rai1 interviene sulla polemica riferita alla presenza di Melissa Satta come commentatrice nel programma di Caressa: “Niente contro di lei, ma un programma giornalistico deve esser fatto solo ed esclusivamente da giornalisti e giornaliste”. Attaccando Diletta Leotta, aggiunge: “A difesa di Melissa va detto che lei non si inventa dei flirt”.
A cura di Andrea Parrella
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La stagione televisiva si è aperta con un caso significativo di questi tempi, ovvero le critiche per la presenza di Melissa Satta come ospite fissa al Club di Sky, il programma settimanale condotto da Fabio Caressa dedicato al campionato di Serie A. Se era stata la giornalista Alessia Tarquinio, che quest'anno ha lasciato Sky per passare ad Amazon Prime, a innescare la polemica, chiedendosi per quale motivo si scegliesse un personaggio senza alcuna competenza in termini di giornalismo sportivo per quel ruolo. Non un attacco personale a Melissa Satta, insomma, ma alla natura della scelta.

Paola Ferrari sul caso Melissa Satta

In linea con l'opinione di Tarquinio, c'è quella di Paola Ferrari, volto di Rai Sport da anni (lo sarà fino ai mondiali del 2022, dopo i quali ha annunciato che lascerà) che in un'intervista a Oggi non ha potuto che allinearsi al parere della collega: "La Satta la difesi cinque anni fa, quando Sinisa Mihajlovic, col suo bel caratterino, disse riferendosi a lei che ‘le donne non devono parlare di calcio'. Gli diedi del cafone e ne nacque un putiferio", la premessa di Ferrari in un'intervista a Oggi. Proseguendo così:

Questo per premettere che non ho, nei confronti di Melissa, alcun pregiudizio, anzi: mi è molto simpatica. A me, tuttavia, continua a sembrare un fatto incontestabile che un programma giornalistico debba esser fatto solo ed esclusivamente da giornalisti e giornaliste. La funzione di Melissa è solo quella di dare sostanza ad uno stereotipo dei più triti, quello della bella donna che sta lì solo per mettere in mostra le sue belle qualità. Non giornalistiche. Anche tutti quei risolini quando si è tolta la giacca: una scena vecchia, superata, avvilente. È erbaccia televisiva che purtroppo fatichiamo a estirpare.

L'attacco a Diletta Leotta

La critica di Paola Ferrai, tuttavia, si sposta su un bersaglio che più volte la giornalista di Rai1 è andata a colpire negli ultimi anni, vale a dire Diletta Leotta, alla quale la conduttrice allude in modo esplicito, pur senza farne il nome, in relazione alla storia con l'attore turco Can Yaman: "A difesa di Melissa va detto che, a differenza di qualcun'altra, che da brava donna di spettacolo si inventa pure dei flirt (chiaro riferimento a Diletta Leotta, ndr),lei non si finge giornalista, non si atteggia a inviata, non pone domande, non fa interviste. Insomma, la Satta, la salvo. Quel modo di fare tv, che per fortuna non appartiene assolutamente alla Rai, proprio no". 

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