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“Ozymandias”, l’episodio che ha portato Breaking Bad sul tetto del mondo

La serie ha vinto tutto quello che c’era da vincere agli Emmy Awards 2014 grazie ad un episodio, “Ozymandias”, in omaggio al poema di Percy Bysshe Shelley sul declino inevitabile di ogni uomo ed ogni impero. Mai titolo fu più appropriato per il miglior episodio della storia della tv.
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Gli Emmy Awards 2014 saranno ricordati per essere stati gli ultimi di "Breaking Bad", in una serata dove la serie creata da Vince Gilligan ha vinto tutto quello che c'era da vincere. "Best Drama", "Miglior Attore protagonista", "Miglior Attore non protagonista", "Miglior Attrice non protagonista" e "Miglior Scrittura" per l'episodio "Ozymandias". Già "Ozymandias", che in "Breaking Bad" è il titolo del 14esimo episodio della quinta ed ultima stagione. Titolato così per citare il poema di Percy Bysshe Shelley sul tema del declino inevitabile degli uomini e dei loro imperi, per quanto potenti essi siano stati in vita dal poema. Ed è qui che di fatto finisce l'impero di Walter White, nello stesso arido deserto dove la favola nera del mitigato professore di chimica, trasformatosi in spietato signore della droga ebbe inizio.

Già il 17 settembre 2013, due giorni dopo la messa in onda negli Usa sulla tv via cavo produttrice e distributrice AMC, Tom Mendelsohn per "The Independent" così si chiedeva se "Ozymandias" non fosse il migliore degli episodi mai scritti per la televisione:

Dell'episodio di "Breaking Bad" andato in onda ieri sera, mai titolo fu più appropriato di "Ozymandias", si può già parlarne come uno dei migliori mai realizzati per la tv. Non c'è stato un secondo di pausa in 45 minuti di tensione implacabile.

E proprio per "Ozymandias" sono stati premiati Bryan Cranston ed Anna Gunn, autori di una prestazione maiuscola. Aaron Paul non poteva non riceverlo che per "Confessions", undicesimo episodio dove il suo Jesse Pinkman si libera, davanti ad una dichiarazione registrata per Hank e l'agente Gomez, di tutto il male psicologico inflittogli da Walter White/Heisenberg. In definitiva, "Breaking Bad" è la migliore serie mai esistita ed è sicuramente in "Ozymandias", la notte americana degli Emmy lo hanno ampiamente evidenziato, che c'è la quadratura del cerchio. Così come quegli irresistibili minuti iniziali che ci riportano a quando tutto ebbe inizio, quando il maggior pericolo con cui la coppia aveva a che fare era Tuco Salamanca. Uno che, a pensarci adesso, ci appare come una "mosca", rispetto a tutto quello che è venuto dopo.

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