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Obama su Bill Cosby: “Nessuna tolleranza per chi stupra”

Il Presidente degli Usa ha commentato per la prima volta il caso Cosby a margine della conferenza sugli accordi iraniani: “Se una persona droga un’altra per avere rapporti non consensuali, è stupro. E noi non lo tolleriamo”. Intanto, un attore del cast di “I Robinson” conferma: “Certo che è colpevole”.
A cura di Valeria Morini
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In occasione della conferenza stampa sugli storici accordi raggiunti con l'Iran, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è pronunciato per la prima volta sul caso di Bill Cosby, l'attore reso celebre dalla sitcom "I Robinson" che negli ultimi mesi è stato accusato di aver violentato diverse donne. A rendere la situazione di Cosby ancora più delicata è stata la recentissima diffusione di una sua deposizione a una causa civile del 2005, in cui la star ha ammesso di aver drogato una donna per avere un rapporto carnale non consensuale. Una clamorosa rivelazione che lascerebbe pochi dubbi sulla sua condotta e darebbe credito alle parole delle sua tante accusatrici. Rispondendo a una domanda nel corso della conferenza stampa, Obama ha commentato la fosca vicenda senza mezzi termini:

Se una persona droga una donna – o anche un uomo, non importa – per  avere un rapporto sessuale non consensuale, si tratta di stupro. E io credo che in questo Paese, così come in qualsiasi nazione civilizzata, non ci debba essere tolleranza per lo stupro.

Sulla possibilità di revocare a Cosby la Medaglia Presidenziale della Libertà, da lui ricevuta nel 2002, Obama ha tuttavia spiegato che "Non ci sono precedenti a riguardo", motivo per cui l'onorificenza non sarà per il momento ritirata.

Parla Joseph C. Phillips di ‘I Robinson': "Ovvio che è colpevole"

Nel frattempo, un'altra voce si è levata contro Cosby, addirittura da parte di un vecchio compagno di set. Si tratta di Joseph C. Phillips, attore presente nel cast di "I Robinson" nel ruolo di Martin Kendall. In un post sul suo blog, intitolato "Ovvio che Bill Cosby è colpevole", Philips ha raccontato che l'attore era "l'idolo della sua infanzia". Inizialmente convinto della sua innocenza avrebbe poi cambiato idea dopo aver parlato con una delle presunte vittime:

Abbiamo passato due ore seduti su una panchina a parlare. Tra le lacrime, mi ha raccontato la sua storia. Lo ha maledetto per aver violato la sua fiducia e il suo corpo. Ha maledetto se stessa per non essere stata più intelligente, per essersi degradata alla ricerca di successo.

Philips ha creduto alla storia della donna e, da quel momento, il suo punto di vista su colui che è stato come un padre adottivo è cambiato radicalmente: "Sono arrabbiato con me stesso per aver messo Bill su un piedistallo". Ormai sono rimasti in pochissimi a difendere Cosby (una di questi è Whoopy Goldberg). Da rassicurante papà televisivo che tutti avrebbero voluto avere al loro fianco a presunto "mostro" disprezzato da quasi tutti, il passo può essere molto breve.

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